Valtellina: il pesto genovese ad alta quota

Rivoluzione in cucina, arriva in Valtellina il pesto genovese ad “alta quota”, un’iniziativa che coinvolge il frantoio Armato, le aziende agricole Ziliani di Andora e Sartori-Torre Pernice di Albenga.
Si tratta della prima competizione culinaria sugli sci, in programma mercoledì 1 febbraio, che vedrà i concorrenti impugnare il mortaio “caricato” di foglioline di basilico genovese dop, aglio, pecorino, pinoli, sale grosso e olio extravergine di oliva, lanciarsi verso il traguardo con un occhio alle porte e l’altro al pesto. Sulle piste del Palabione ad Aprica, i tanti turisti, soprattutto quelli dell’Est Europa, avranno modo di sperimentare la tecnica del mortaio e di assaporare i sapori di Liguria.

fonte: www.genovatoday.it

Valmalenco: i Valmalenchini hanno aiutato Vernazza…

Un paese intero salvato da due operai valtellinesi.

Era necessario, tra le altre cose, liberare il tunnel del torrente Vernazzola che passa sotto il paese dei detriti accumularti dall’alluvione del 25 ottobre 2011.

Erano necessari dei mezzi speciali. Sono arrivati dalle miniere Imi Fabi della Valmalenco e per raggiungere il paese hanno dovuto costruirsi un ponte provvisorio smuovendo la terra esondata.

Ma le macchine non bastano e allora ecco che in cabina arrivano sempre dalla Valmalenco Roberto Agnelli e Marcello Guerra, due minatori che per otto giorni hanno lavorato giorno e notte, concedendosi poche ore di sonno.

In paese li hanno conosciuti tutti e sanno che è solo grazie a loro se Vernazza è tornata a respirare. Sono di poche parole Marcello, 41 anni, e Roberto, 50 anni, tutti e due di Chiesa in Valmalenco. E allora preferiscono far vedere quello che hanno fatto, piuttosto che parlare: «Il tunnel del Vernazzola lo abbiamo liberato in due giorni, così ora l’acqua può scorrere al mare. Tutto ha avuto inizio da qui. L’effetto tappo ha dirottato le acque in centro al paese e il fango si è infilato ovunque».

Nella foto Roberto sulla pala più piccola – la “Toto T 150″ – che è stata la prima ad entrare in azione. I minatori della Imi Fabi la chiamano “la nonna” e per Santa Barbara brindano in suo onore. C’è chi in miniera la dava per spacciata e lei invece a Vernazza, in piena emergenza, si è difesa come una leonessa.

La montagna ha teso la mano al mare.

Da vedere l’interessante servizio sul sito della Radio Tevisione della Svizzera Italiana sull’impresa dei Valtellinesi.

Fonte: www.laprovinciadisondrio.it

Valmalenco: neve al chiaro di luna con le ciaspole

In Valmalenco la notte invernale è sinonimo di ciaspola. Con le torce alla mano e la luna che si riflette sulla neve si va alla scoperta dei sentieri della valle.

Le passeggiate sono di poca difficoltà e guidate da accompagnatori esperti e guide alpine.

Sul sito del Consorzio Turistico sondrio e Valmalenco trovate anche degli appositi pacchetti studiati per un weekend all inclusive in occasione delle Ciaspolune del 4-5 febbraio e 3-4 marzo 2012

fonte: sondrioevalmalenco.it