Valmalenco: UltraDistance Trail: la spettacolare ultramaratona all’ombra dei giganti del Bernina

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Si scrive VUT, si legge Valmalenco UltraDistance Trail ed è una delle ultime nate tra le ultramaratone che si corrono nelle Alpi. Un vero e proprio “boom”, quello degli ultimi due-tre anni, all’interno del quale non è sempre facile per trailers e skyrunners farsi un’idea, distinguere e soprattutto scegliere. Nel caso della VUT a garantire, prima ancora delle caratteristiche della prova, del livello dell’organizzazione, della lista degli iscritti, è il contesto stesso.

La Valmalenco è una delle vallate principali della Valtellina, si apre subito a nord di Sondrio e si fa strada fino al cuore del gruppo del Bernina: il “quattromila” più orientale dell’intero arco alpino. Ed è proprio all’ombra dei giganti del Bernina che la VUT (http://www.ultravalmalenco.com) trova la sezione “clou” di un itinerario lungo novanta chilometri per seimila metri di dislivello positivo. Un percorso che ricalca quasi per intero quello dell’Alta Via della Valmalenco, classico itinerario escursionistico che attraversa tutta la vallata ed è suddiviso in sette tappe per sette giorni di percorrenza.

Gli atleti sono però chiamati a coprirlo in un tempo drasticamente più ridotto. I primati da battere nella seconda edizione (in programma tra la tarda serata di venerdì 20 e la giornata di sabato 21 luglio) sono quelli fissati nella “prima” di fine agosto 2017: 11 ore, 19 minuti e 51 secondi per la staffetta Ghiaccia Team di Speziali-Bonesi-Bonesi ma soprattutto 12 ore, 30 minuti e 30 secondi per il valdostano Franco Collè nella prova individuale. Performance fuori dal comune, alle quali non avranno nemmeno il tempo di pensare gli atleti “terrestri”, impegnati a chiudere la prova entro le diciassette-venti ore, con la possibilità tutt’altro che remota (per i ritardatari) di dover riaccendere la lampada frontale nel finale di gara … Il via è infatti fissato alle 23.00 di venerdì 20 luglio: da Chiesa Valmalenco per i singoli, da Lanzada per il primo staffettista delle squadre da tre elementi ciascuna. Per tutti (o meglio per chi sarà in grado di raggiungere il traguardo superando fatica, dolore e … cancelli orari) l’appuntamento è sotto lo striscione d’arrivo di Caspoggio.

In mezzo, un’interminabile cavalcata a base di rampe ripidissime, discese tecniche, tratti corribili, mulattiere e sentierini single-track oppure solo una semplice traccia da seguire in mezzo a campi di neve, morene e corpi franosi disseminati di massi enormi. Con alcuni passaggi chiave prossimi ai tremila metri di quota ed ad un lungo tratto centrale al di sopra dei duemilacinquecento che comprende la risalita della lunare e maestosa Valle di Scerscen, al cospetto delle pareti del Bernina ma – per gli atleti – nemmeno un attimo per godersi lo spettacolo!
Fonte: sportmediaset.mediaset.it

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