Tutti gli articoli di Cristina

Alta Valtellina: “snow-bike” sorpresa dell’inverno

Un’esperienza nuova ed emozionante quella proposta dall’Alta Valtellina Bike School. La sorpresa dell’inverno si chiama “bicicletta da neve”, meglio definita come “snow-bike”, nata dalla necessità degli abitanti dei paesi freddi e delle località montane di muoversi, con rapidità, su piccoli tratti evitando i mezzi a motore. La “snow-bike” può avere le gomme chiodate e/o scolpite oppure una “protesi” cingolata nella parte posteriore o addirittura dei veri e propri pattini applicati al telaio.
In che cosa consiste? Si utilizza una comunissima mountain bike (front oppure bi active, ovvero rispettivamente ammortizzata anteriormente oppure biammortizzata) con coperture scolpite e/o tassellate oppure anche chiodate (soprattutto con neve compatta e ghiacciata), per attraversare percorsi cross-country oppure cimentarsi in discese su piste da sci alpino scelte nell’ampio panorama del comprensorio sciistico dell’Alta Valtellina.

fonte: laprovinciadisondrio.it

Caspoggio: Ilario Pegorari, specialista dello slalom speciale

Ilario Pegorari è stato uno dei protagonisti della famosa valanga azzurra che dominò le discipline tecniche agli inizi degli anni settanta. Lo sciatore ottiene il suo primo risultato di rilievo in Coppa del Mondo il 4 febbraio 1972 sulle nevi austriache di St. Anton dove giunge decimo in slalom. Lo stesso anno si aggiudica, primo italiano in assoluto, la Coppa Europa. L’anno seguente, sale per la prima volta sul podio in Canada, a Mont Sainte.

Carriera sciistica

L’anno seguente sale per la prima volta sul podio in Canada, a Mont-Sainte-Anne, piazzandosi secondo dietro al compagno di squadra Gustav Thöni. Pochi giorni dopo se ne aggiudica un altro a Naeba in Giappone, alle spalle del francese Jean-Noël Augert e del tedesco occidentale Christian Neureuther. Il 12 gennaio 1975 con il nono posto nello slalom di Wengen in Svizzera conclude l’attività agonistica.

Ai Campionati italiani ha conquistato in carriera quattro medaglie: una in slalom gigante, due in slalom speciale e una in combinata.

Carriera da allenatore

Dopo il ritiro Pegorari resta comunque nell’ambiente del Circo bianco come allenatore della squadra azzurra; in questa veste si reca in Nuova Zelanda, dove, il 17 agosto 1982 sul monte Ruapehu, a causa di un grave incidente stradale perde la vita, insieme al gigantista Bruno Nöckler e ad altri componenti della spedizione

fonte: wikideep.it e wikipedia

Valmalenco: informazioni utili

Chiesa in Valmalenco, in provincia di Sondrio, si raggiunge in automobile da Milano con la superstrada 36 fino a Colico, dove si prende la statale 38 della Valtellina fino a Sondrio e da qui si viaggia in direzione Chiesa per 15 chilometri. E’ bene ricordare che fino al 31 marzo, su tutte le strade provinciali, è obbligatorio avere le gomme da neve o, in alternativa le catene da neve a bordo.

fonte: ansa.it

Caspoggio: un paradiso ben nascosto

Caspoggio, una località turistica della Valmalenco affacciata sul paesaggio del Bernina.
È un paese ricco di storia, pieno di vie di tipica suggestione seicentesca, il paese conserva ancora un fascino antico, grazie alle costruzioni diffuse e di piccole dimensioni, spesso semplici rustici ristrutturati. offre la possibilità di godere di un paesaggio composto da ampie praterie e pinete, che nel periodo invernale divengono piste da sci.

fonte: visititaly.it

Coppa del Mondo di sci a Bormio Valtellina: Michael Walchhofer centra il tris

La pista Stelvio premia forza ed esperienza e così, nella gara classica di fine anno della Coppa del Mondo di sci alpino, il successo è andato nuovamente all’austriaco 35.nne Michael Walchhofer. Il forte sciatore ha concluso la prova con il tempo di 1:59.66, staccando di solo otto centesimi lo svizzero Silvan Zurbriggen, vincitore in Val Gardena e dominatore della classifica generale di Coppa del Mondo con 395 punti

fonte: discoveryalps.it

Film: “Sulle tracce della salamandra”

Il regista Pino Brambilla, Presidente della Commissione Cinematografica Centrale del CAI, ha realizzato questo importante documentario che racconta la storia dei minatori e delle donne che fin da giovanissimi, con grandi sacrifici e fatiche, erano impiegati nell’attività mineraria in Valmalenco, per quasi un secolo rivolta principalmente all’estrazione dell’amianto, minerale conosciuto nel medioevo col nome di “lana di salamandra”.

FILARE L’AMIANTO
Si deve a Candida Lena-Perpenti (nel ritratto), nata a Chiavenna nel 1764 dal padre medico Sebastiano Medina-Coeli oriundo di Lecco e da una Battistessa di Gordona, la riscoperta del sistema di filare l’amianto per farne abiti ignifughi per pompieri. Cominciò ad appassionarsi alle scienze naturali nello studio del padre, completando gli studi a Como.

fonte: vaol.it

Lanzada: Ciaspolata Valmalenco il 30.01.2011

Questa bella gita, che permette di assaporare un angolo di Valmalenco in veste invernale, offre grandiosi spazi aperti dove poter camminare con le ciaspole, al cospetto del maestoso Pizzo Scalino e con splendidi panorami verso il Disgrazia ed il gruppo del Bernina. L’itinerario attraversa graziosi alpeggi e culmina nella piana dell’Alpe Prabello.
Si tratta di uno dei più bei percorsi di escursionismo invernale con le ciaspole di tutta la Lombardia.

fonte e dettagli: camminiamo.it