Archivi categoria: Cultura

Lanzada: I Pedù

Vi ricordate i Pedü? Erano quelle scarpe di velluto con la suola fatta di strati di stoffa sovrapposti. Probabilmente li avete visti in qualche vecchia foto dai bordi ingialliti o, se frequentate la Valmalenco, ai piedi di qualche anziano magnan. Oggi però pare non produrli più nessuno, se non un piccolo gruppo di anziane ed energiche signore di Lanzada. Questa calzatura artigianale rischia di restare solo un ricordo, ma non c’è motivo perché ciò accada. Ci siamo riproposti di riportarle alla vita, sia pure in una nuova forma, per ridare valore al nostro passato. La loro realizzazione metterà in contatto due generazioni in grado di creare insieme qualcosa dal sapore antico e nuovo allo stesso tempo. Ma come vengono fatti? I Pedü sono calzature completamente artigianali. La suola è costituita da diversi strati di stoffa, sovrapposti e cuciti tra di loro con l’ausilio di un grosso ago. Può essere aggiunta una ulteriore suola esterna in gomma, per impedire l’infiltrazione di acqua e umidità. La tomaia è composta da due strati di stoffa, quello esterno di velluto e quello interno di cotone o fustagno. Il risultato è una scarpa comoda, resistente, ecologica e cool.

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Fonte: alpinpedu.it

Caspoggio: Inaugurato a Caspoggio in Valmalenco “Zenith Centro della Montagna”: un centro dove la montagna è protasgonista assoluta

E’ stato inaugurato ufficialmente sabato scorso a Caspoggio, in Valmalenco, “Zenith Centro della Montagna”, un progetto sportivo che vede protagonisti alpinismo, arrampicata, sci alpinismo, cascate di ghiaccio, canyoning, pattinaggio su ghiaccio, cavalli, alpaca, mtb, snowboard freestyle, boulder, parco giochi e snowpark, centro sportivo, casa delle Guide Alpine della Valmalenco.

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Fonte: milanolifestyle.it

Lanzada: Le maestre d’arte di Lanzada svelano i segreti dei Pedü

Il Comune di Lanzada, in collaborazione con enti ed aziende del territorio, ha promosso il progetto “Pedü” allo scopo di preservare e di valorizzare la calzatura tipica del paese.
Per i malenchi il termine pedü è noto e tutti conoscono le tipiche calzature di Lanzada, indossate fino agli anni Cinquanta, non così per gli altri valtellinesi e i turisti.
Il pedü è costituito da una spessa suola di stoffa sulla quale è cucita una tomaia stringata di velluto a coste. Erano le scarpe di uso quotidiano, da indossare in casa e fuori, presenti in modelli diversi, a seconda delle situazioni: di colore scuro oppure più vivaci, ravvivati da nastri e fiori per le occasioni speciali. Soltanto quelli usati per i lavori nei campi, nei boschi e sugli alpeggi erano confezionati in maniera differente, rinforzati con uno strato di gomma esterno per riparare i piedi da umidità e pioggia.

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Fonte: valtellinamobile.it

Valtellina: Sui ghiacciai della Valtellina le sentinelle del clima

Sul Dosdè Orientale un laboratorio a cielo aperto comunica con i satelliti e una stazione meteo per comprendere perché la fusione dei ghiacciai è così rapida.

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Un ghiacciaio è un essere vivente, che respira, mangia, si muove e si ammala. Ed è grazie alla ricerca scientifica che è possibile studiare lo stato di salute di quelli che sono considerati come i migliori indicatori del mutamento del clima. Ricerca scientifica che oggi ha a disposizione le migliori tecnologie, dai satelliti della Nasa ad avanzatissime stazioni meteorologiche. Perché oggi i ghiacciai si stanno sciogliendo sempre più intensamente ed è fondamentale comprenderne i meccanismi.

Fonte: corriere.it

Valmalenco: Estratti dalla pietra, uomini e pietre della Valmalenco

ESTRATTI DALLA PIETRA. Uomini e pietre della Valmalenco, dal passato al futuro

“Estratti dalla pietra” è il film documentario realizzato dall’Ecomuseo della Valmalenco, per la regia di Simone Bracchi, che racconta di un legame secolare, quello tra la Valmalenco, la sua gente e le sue pietre.

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Nato all’interno del progetto “Giovani eredi per vecchi mestieri” il film “Estratti dalla pietra” è una sorta di reportage, una fotografia sul tema legato alla realtà della pietra, guardato non solo sotto l’aspetto storico, tecnico, scientifico, ma soprattutto con gli occhi della gente che con la pietra lavora quotidianamente, di coloro che della pietra hanno fatto una professione. “Estratti dalla pietra” vuol essere un esperimento, quello cioè di guardare, forse per la prima volta, alla pietra della Valmalenco da tutte le angolazioni: dalla pietra estratta, lavorata, scolpita, incisa, studiata a quella scalata, “percorsa” attraverso i sentieri e le vie alte delle montagne della Valmalenco.

La pietra e il suo utilizzo sono parte integrante del patrimonio culturale e socio-economico della valle. Oggi come nel passato, la pietra in Valmalenco costituisce ancora una emergenza e una opportunità di lavoro, in diversi campi: i prodotti del serpentino e del dorato (tegole, marmi per rivestimenti, materiale per pavimentazioni, arredi per interni ed esterni), quelli della pietra ollare (laveggi, oggetti d’arredamento, opere d’arte), il talco e le sue innumerevoli applicazioni, le pietre preziose, costituiscono una unicità apprezzata e richiesta in tutto il mondo. Allo stesso modo, la roccia della Valmalenco nel suo contesto naturale, con le sue vette, fra le più alte d’Italia (Monte Bernina, Monte Disgrazia), i suoi sentieri, le sue peculiarità geologiche (Marmitte dei Giganti, Parco Geologico) attira da più di un secolo alpinisti, villeggianti, visitatori che ogni anno alimentano una economia turistica rilevante ed apprezzabile.

Il film “Estratti dalla pietra” è disponibile da ottobre 2014.

Fonte dove si può visionare anche un trailer del film: ecomuseovalmalenco

Sondrio e Valmalenco : puntano sulle emozioni per EXPO2015.

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Il territorio, per il Mandamento di Sondrio e Valmalenco, è il punto di forza con cui questa area può presentarsi ai visitatori di Expo 2015 quale destinazione alpina più caratteristica e facilmente raggiungibile da Milano. Molte parole si possono spendere per raccontarne i punti di forza, ma grazie all’adesione ad un progetto di Explora (la società di marketing territoriale ufficiale di Expo 2015) il Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco identificato come partner territoriale dalla Regione Lombardia, gioca la carta della “unicità”: immagini di scorci mozzafiato, a forte impatto emotivo ed evocativo, comunicheranno in immagini ed attraverso le emozioni quanto si può vedere, vivere e provare con un soggiorno tra Sondrio e Valmalenco.

Fonte: intornotirano.it