Archivi categoria: Cultura

Valatellina: La saga dei Valtellinesi emigrati a Roma continua nel nuovo libro di Tony Corti

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Continua la saga dei valtellinesi che nei secoli sono emigrati a Roma. Si tratta dell’ultima preziosa ricerca dell’infaticabile Tony Corti che già aveva avuto il merito di dare una base storica alle frammentarie notizie che circondavano un fenomeno poco conosciuto, come quello del flusso migratorio che, a partire dal Cinquecento, aveva visto migrare a Roma centinaia di convalligiani alla ricerca di una sistemazione che li affrancasse dalle miseria con la quale avrebbero dovuto convivere in valle.

Fonte e dettagli su: valtellinanews.it

Lanzada: mostra-scambio di minerali

Sabato 23 e domenica 24 agosto a Lanzada si è svolta la 6^ Mostra internazionale di scambio Minerali e Micromounts allestita come di consueto presso la palestra della scuola elementare del centro turistico della Valmalenco.
Un evento organizzato dall’Istituto Valtellinese di Mineralogia “Fulvio Grazioli”, presieduto da un grande appassionato come Antonio Costa, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Lanzada.
Scopo principale della mostra quello di far conoscere al pubblico i rari minerali di una Valle da cui sono stati estratti anche elementi unici al mondo.

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Fonte: ecomuseovalmalenco.it

Caspoggio: Poste Italiane partecipa ai 50 anni del Gruppo Alpini di Caspoggio

Anche Poste Italiane presente ai festeggiamenti per il “50° anno di fondazione Gruppo Alpini di Caspoggio” e alla mostra documentale “Un secolo di Storia dalla Grande Guerra ai giorni nostri”.

L’appuntamento in programma per sabato 16 agosto 2014, racconta attraverso una mostra, allestita all’interno della sede della Scuola Primaria di Caspoggio, un secolo di storia degli Alpini del luogo attraverso documenti, foto, oggetti e testimonianze raccolte dai reduci o dai loro parenti, dalla prima guerra mondiale ai giorni nostri.
L’esposizione propone anche l’allestimento di una trincea con materiale originale e ripercorre la tragedia degli Alpini avvenuta nel 1917.

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Fonte: valtellinanews.it

Valmalenco: alla scoperta della Valmalenco con la Granfondo delle alpi Hicari il 7 settembre

La manifestazione di Chiesa in Valmalenco (So) permetterà ai partecipanti e ai loro accompagnatori di trascorrere una breve vacanza di fine estate ai piedi del massiccio del Bernina, con la possibilità di scoprire la Valtellina. Tante le attrattive turistiche della zona.

La Granfondo delle Alpi Hicari del prossimo 7 settembre non sarà soltanto un evento agonistico di rilievo nel calendario fondistico nazionale, ma sarà anche un’occasione per i partecipanti e per i loro accompagnatori di poter trascorrere una piacevole vacanza di fine estate tra le montagne della Valmalenco e della Valtellina.

La prova prenderà il via da Chiesa in Valmalenco (So), ai piedi del massiccio del Bernina. E’ proprio dalla cittadina sondriese che parte la Funivia al Bernina, meglio nota come “Aquila delle Nevi” per la sua straordinaria caratteristica di superare un dislivello di 1000 metri in soli 5 minuti, con un tragitto alla pendenza media del 67%. Raggiunta quota 2000 metri sarà possibile entrare a stretto contatto con la natura grazie ai numerosi percorsi di trekking vicino al lago Palù.

fonte: emergeilfuturo.it

Valtellina: dopo 50 anni il grano Saraceno tornerà protagonista dell’agricoltura valtellinese

Pierluigi Morelli, assessore all’Ambiente del Comune di Sondrio, commentando la riuscita della della manifestazione «La giornata della semina del grano saraceno” ha avuto una grande valenza culturale, ma anche ambientale. Oggi infatti è stato seminato un tipo di grano saraceno che si coltivava a Triangia oltre 50 anni fa: questo ha permesso di contrastare il degrado dei terreni incolti e di promuovere il ripristino della biodiversità. Obiettivo del progetto è infatti quello di far certificare il grano dalla Fondazione svizzera Pro Specie Rara, nata per promuovere e sostenere la diversità socio-culturale e genetica dei vegetali e degli animali. La valorizzazione culturale e ambientale e il sostegno della filiera corta promossi dal progetto sono davvero espliciti: voglio quindi ringraziare la Fondazione Fojanini per la sua partecipazione, i proprietari dei terreni e i presenti: Fabio Negri, presidente del Gruppo Sportivo di Triangia, Nadia Lotti, della Fattoria Didattica Luna Alpina, e Meri Tognela, maestra che segue il progetto per la scuola» conclude l’Assessore.

Fonte: valtellinanews.it

Valmalenco: è qui la pesca!

Ai piedi del Bernina e nei dintorni di Sondrio ci sono alcune delle più belle riserve per la pesca alla mosca e tradizionale.

“In mezzo scorre il fiume”. Come insegna anche il noto film di Robert Redford, pescare nei fiumi e nei laghetti alpini è una delle attività più rilassanti che ci sia. Ed ecco che tra Sondrio e la Valmalenco ci sono quattro oasi a misura di pescatore con caratteristiche diverse. Quattro “spot” molto interessanti per chi ama pescare.

Trote e tremoli “a mosca”. La prima zona è quella “No-Kill Piateda” lungo l’Adda. Si tratta di una “riserva nella riserva”, il fiore all’occhiello di tutta la Valtellina. Quattro chilometri di fiume Adda compresi tra il ponte di Faedo e quello di Boffetto. Bandita alla pesca per quarant’anni, dal 1994 è stata aperta ai pescatori che praticano la sola pesca a mosca con obbligo di rilascio del pescato. La fauna ittica è composta da trote e temoli che – per taglia e numero – fanno della riserva il tratto più ricco di opportunità a livello nazionale e uno dei più prestigiosi a livello europeo, dai quali peraltro si smarca per l’accessibilità dei permessi. All’ombra del santuario della Sassella, nel 2002 l’Unione Pescatori Sondrio ha riservato un tratto di fiume Adda dedicato alla pesca a mosca con coda di topo e moschera. Più di un chilometro di fiume che scorre in un contesto naturale, dove a raschi veloci abitati da temoli di tutto rispetto si alternano anse e buche profonde, habitat ideale di trote decisamente “importanti”. Si possono trattenere solo tre pesci al giorno, con una taglia minima superiore a quella stabilita per i tratti aperti a tutte le tecniche.

Lungo il Mallero, anche per bambini. Proprio per ampliare l’offerta turistica che si concentra attorno al centro turistico di Chiesa Valmalenco, l’Unione Pescatori Sondrio insieme al Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco hanno pensato di istituire una serie di tratti speciali capaci di soddisfare le esigenze dei pescatori più diversi. Se da una parte il tratto “no kill” riservato alla pesca a mosca situato sui torrenti Mallero e Lanterna assicura la possibilità di confrontarsi con pesce selvatico, dall’altra l’adiacente tratto turistico garantisce a chiunque l’incontro con pesce di semina di buona qualità insidiabile con tutte le tecniche. A completare l’offerta è il tratto riservato ai bambini, un luogo di facile accesso che consente ai più piccoli di avvicinarsi alla pesca in modo divertente e sicuro, con un comodo punto di ristoro alle spalle.

Emozioni d’alta quota a Campagneda. A una quota compresa tra i 2000 e 2300 metri, sull’altopiano di Campagneda, i quattro laghetti alpini sono un piccolo paradiso della pesca alla trota. Il periodo più indicato, naturalmente, è nel pieno dell’estate e da questa stagione un lago è riservato alla sola pesca alla mosca e con moschera.

Fonte: viniesapori.net

Lanzada: Concerto bandistico in Miniera alla “Bagnada

Sabato 5 aprile il camerone centrale della Miniera della Bagnada di Lanzada sarà l’anfiteatro del concerto del Corpo Bandistico di Castione Andevenno, diretto da Alessandro Pacco.
L’esibizione è alle ore 15, con ritrovo al presidio a partire dalle ore 14.
Si consigliano abbigliamento e calzature adeguate alla temperatura interna della miniera (circa sette gradi).
L’ingresso è gratuito, con prenotazione entro il 3 aprile presso il comune di Lanzada (0342.453243 int. 4) o il Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco (0342.451150).
A partire dalle ore 13,30 è previsto il servizio navetta dalla frazione di Tornadri.
Fonte: Comune di Lanzada

fonte: http://www.valtellinamobile.it

Valmalenco: un video racconta il viaggio nella miniera diventata museo

L’idea è venuta al Consorzio turistico Sondrio e Valmalenco e all’Unione dei comuni lombarda della Valmalenco, che hanno deciso di affidarsi alle nuove tecnologie per promuovere uno dei fiori all’occhiello del territorio.

Nel video di Flavio Nani la storia della miniera trasformata in museo minerario e mineralogico viene ripercorsa attraverso le testimonianze di chi ci lavorò per estrarre il talco e di chi oggi accompagna i turisti lungo le gallerie, custodendo la memoria della valle.

Sfruttata dal 1936 al 1987, la Bagnada è stata riconosciuta dalla Regione Lombardia istituzione culturale che valorizza il patrimonio paesaggistico e le tradizioni della zona ed è diventata parte dell’Ecomuseo della Valmalenco.

“Il percorso di visita si snoda lungo un chilometro di gallerie, su quattro livelli – spiegano i curatori – La miniera è la parte a maggior impatto visivo ed emotivo”. Il video, disponibile su Youtube anche in inglese e in francese, è stato realizzato in collaborazione con la casa di produzione Colto (di Lucia Landoni)

Fonte e dettagli