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Valmalenco: Arrampicare su falesia a Sondrio e in Valmalenco


Sondrio e Valmalenco, nel cuore della Valtellina, è un territorio caratterizzato da una natura selvaggia, ma generosa

La roccia più diffusa in Valmalenco è il serpentino. Numerose sono le falesie in grado di soddisfare qualunque arrampicatore. Quella dello Zoia è un’ottima palestra naturale per chi vuole allenarsi e migliorarsi in un ambiente naturale unico, dove spesso si possono incontrare i migliori atleti italiani e non solo. Le altre falesie a più tiri sono quelle della Val Poschiavina, della diga di Campo Moro, del Torrione Porro e della Sentinella della Vergine. Fonte: meteoweb.eu

Valmalenco: sci di fondo al chiar di luna!


Centro Sportivo Isola di Chiesa in Valmalencosci di fondo al chiar di luna!

Questa è un’ attività per veri appassionati dello sport, in particolare per gli amanti dello sci di fondo.

Sabato 8 febbraio 2020 infatti, presso il Centro Sportivo Isola di Chiesa in Valmalencosci di fondo al chiar di luna!

Fonte: https://www.calendariovaltellinese.com/eventi/sci-fondo-sera-valmalenco

Non sei curioso di poter provare a scivolare sulla neve, in compagnia, con il chiaro di luna che ti illumina la via?

Il programma prevede il ritrovo presso il Centro Fondo Isola di San Giuseppe alle ore 19.30 

Distribuzione dell’ attrezzatura sportiva per chi ne necessita e sciata al chiar di luna in compagnia

Gli organizzatori consigliano di portare con sè una lampada frontale

A seguire abbondante un buffet per tutti i partecipanti!

La prenotazione è gradita chiamando Lucia al numero di telefono 347 96 06 848 

Valmalenco: Gigantone del Palù: Berlinghieri si merita il Trofeo Lenatti


Sci alpino, tradizionale kermesse sulle nevi malenche con podio assoluto completato da Pedrolini e Martinelli. Il Mini Gigantone ha visto prevalere Giorgio Bracchi.

La neve, arrivata così poche volte nella stagione invernale, ha pensato bene di “rimediare” facendosi rivedere a inizio aprile, appena un paio di giorni prima del classico Gigantone del Palù, posto sempre a chiusura della stagione dello sci a Chiesa Valmalenco. Così, a causa del manto fresco, l’organizzazione per motivi precauzionali è stata costretta quasi a dimezzare il percorso per gli adulti e quello per le categorie giovanili fino ai Ragazzi.

Inoltre, per la nebbia presente a intermittenza, le competizioni hanno dovuto subire alcune interruzioni in attesa che la visibilità tornasse a livello normale. Piccoli inconvenienti, che però nulla hanno tolto alla mattinata conclusa all’esterno dei Campanacci, con un rancio a base di polenta e costine.

Ricca la premiazione. Oltre a coppe e medaglie sono state sorteggiate dieci biciclette; principali sponsor di giornata Credito Valtellinese e la sezione Avis di Valmalenco.

Come ogni anno, il Trofeo dedicato a Enrico Lenatti è stato assegnato al più veloce sul percorso del Gigantone. Lo ha conquistato Enrico Berlinghieri, sceso in 2.07.25, che ha preceduto di appena 24/100 Nicola Pedrolini e di 26 Angelo Martinelli.

Il Mini Gigantone ha visto la consegna del Trofeo Bianco Lenatti a Giorgio Bracchi, che ha fatto registrare il tempo di 1.28.17. Quest’anno è stato aggiunto un altro premio a carattere familiare. Sommando i tempi delle due gare sono risultati vincitori Mauro Gadda e il figlio Matteo.

prima del classico Gigantone del Palù, posto sempre a chiusura della stagione dello sci a Chiesa Valmalenco. Così, a causa del manto fresco, l’organizzazione per motivi precauzionali è stata costretta quasi a dimezzare il percorso per gli adulti e quello per le categorie giovanili fino ai Ragazzi.

Inoltre, per la nebbia presente a intermittenza, le competizioni hanno dovuto subire alcune interruzioni in attesa che la visibilità tornasse a livello normale. Piccoli inconvenienti, che però nulla hanno tolto alla mattinata conclusa all’esterno dei Campanacci, con un rancio a base di polenta e costine.

Ricca la premiazione. Oltre a coppe e medaglie sono state sorteggiate dieci biciclette; principali sponsor di giornata Credito Valtellinese e la sezione Avis di Valmalenco.

Come ogni anno, il Trofeo dedicato a Enrico Lenatti è stato assegnato al più veloce sul percorso del Gigantone. Lo ha conquistato Enrico Berlinghieri, sceso in 2.07.25, che ha preceduto di appena 24/100 Nicola Pedrolini e di 26 Angelo Martinelli.

Il Mini Gigantone ha visto la consegna del Trofeo Bianco Lenatti a Giorgio Bracchi, che ha fatto registrare il tempo di 1.28.17. Fonte: laprovinciadisondrio.it

Valmalenco: Ciclismo, due valtellinesi al via del Giro d’Italia


Nicola Bagioli si prepara al debutto nella Corsa rosa

Il Talamonese Francesco Gavazzi e il malenco Nicola Bagioli saranno ai nastri di partenza dell’edizione numero 102 in partenza sabato da Bologna

Un traguardo importante per il ciclismo valtellinese, che schiera due suoi rappresentanti ai nastri di partenza della corsa più amata e seguita. Da un lato il Malenco classe 1995 al debutto, dall’altra l’esperto talamonese del 1984 pronto a ben figurare in una gara affrontata anche in passato. Fonte: laprovinciadisondrio.it

Lanzada: SKIALP SCIALPINISTICA PIZZO SCALINO 2019


Tra gli junior successo di Alessandro Rossi (Lanzada) e katia Mascheroni (Alta Valtellina). 

Scialpinistica al Pizzo Scalino, l’edizione 2019 incorona il trentino Daniele Cappelletti e la polacca Anna Tybor. Da affrontare, per il settore assoluto, vi erano 4 salite (1270m up) con due tratti a piedi e gpm della competizione a quota 3000 sulla sella del Pizzo Scalino.  Soltasi in concomitanza con la penultima tappa di Ismf Skimountaineering World Cup, la bella kermesse malenca griffata Sportiva Lanzada ha visto il portacolori dell’Adamello Ski Team Imporsi con un crono di 1h37’00” davanti all’altro scialpinista trentino dell’Alpin Go Val Rendena Alex Salvadori (1h39’40”). Terzo posto per il polivalente atleta di Albosaggia Francesco Leoni che, di rientro dalla Sellaronda Skimarathon, è comunque riuscito a salire sul podio fermando l’orologio sul tempo di 1h42’12”.

Completano la top ten di giornata Filippo Curtoni, Christian Minoggio, Stefano Confortola, Federico Bonseri, Mirco Negrini, Norman Gusmini e Andrea Gianni.

Al femminile una sola donna in gara, la polacca livignasca d’adozione Anna Tybor che ha portato a termine l’intero giro in 1h57’14”.

In gara anche le categorie giovanili. Tra gli junior successo di Alessandro Rossi (Lanzada) e katia Mascheroni (Alta Valtellina). In classifica cadetti, come da pronostico, successo di giornata per Luca Tomasoni (Presolana Monte Pora) e Silvia Berra (Albosaggia). Bravi pure i giovanissimi delle prove promozionali. Qui, si sono messi in evidenza Mirko Sangalli, Federico Pacchiarini, Irene Gianola e Giulia Visinoni. Fonte: sportdimontagna.com

VALMALENCO: Partì nel ’46, festa a Spriana per Robert


Registrato come Umberto Flematti, l’uomo cambiò nome e divenne un grande alpinista in Francia. Al polifunzionale 150 persone hanno reso omaggio al malenco che ha aperto importanti vie sui Pirenei.

«Ringrazio tutti per essere venuti qui a mangiare e a bere con me, questa è la vita buona». Per raccontare la serata in onore del grande alpinista francese di origine malenca Robert Flemattipartiamo dalla fine, dalle sue parole pronunciate in un italiano un po’ così, ovviamente, ma che hanno saputo dipingere perfettamente il senso della serata organizzata in suo onore dall’Unione dei Comuni di Spriana e Torre Santa Maria, con il prezioso contributo della Pro loco di Spriana e anche di Elio Parolini, Angelo Schena della Fondazione Bombardieri, Giorgio Nana, la sezione valtellinese del Cai e Giuseppe “Popi” Miotti, colui che ha ritrovato, in Francia, Flematti.

C’erano quasi centocinquanta persone al Polifunzionale di Spriana, più degli abitanti, una novantina in tutto. Ci tenevano tantissimo gli abitanti di Spriana a rendere omaggio al loro illustre concittadino; in suo onore hanno organizzato una festa bellissima, semplice, proprio come – ne erano sicuri – sarebbe piaciuta a lui che in fondo è malenco come loro, una persona quindi molto riservata ma di grande cuore e generosità.

La serata è iniziata puntuale alle 19 con una cena a base di pizzoccheri preparati magistralmente da Sergio Piani e che sono stati molto graditi da “Umberto”, come tutti qui chiamano Robert Flematti: sì, perché Umberto è il suo nome originario, di quando ancora viveva a Spriana, dove è nato nel 1942: «In realtà – spiega il sindaco di Spriana Ivo Del Maffeo – Umberto è nato a Prato, frazione e quindi territorio di Torre Santa Maria, ma da genitori di Spriana che hanno mantenuto qui la residenza; per questo, alla nascita Umberto fu perciò registrato sia a Torre che a Spriana».

Nel 1946, insieme alla madre e a suo fratello, Robert Flematti partì per un lunghissimo viaggio alla volta dei Pirenei: attraversò clandestinamente il confine con la Francia e percorse quasi 300 chilometri a piedi prima di raggiungere il padre che lavorava a una diga sui Pirenei. Nel 1949 divenne cittadino di Arrens e il nome cambiò da Umberto a Robert. Grande appassionato di montagna, divenne una stimata guida alpina; successivamente – insieme a un altro grande alpinista francese, René Desmaison – ha compiuto grandissime imprese, come, negli anni Sessanta, la scalata del Balaïtous, una delle vette pirenaiche più conosciute, celebri e difficili.

«La fibra di quest’uomo deriva dalle sue origini malenche e da tutte le peripezie che ha dovuto affrontare nella sua vita, prima tra tutte il viaggio per raggiungere suo padre», ha affermato Giuseppe Miotti prima della consegna di alcuni riconoscimenti a Robert Flematti e prima della messa in onda di un documentario a lui dedicato, “Le voyage d’Umberto”. È stato girato dal Team Les Collets che ne ricostruito la sua storia: i protagonisti sono quattro guide alpine francesi – Paul BonhommeRomain Da FonsecaBastien Gerland e Didier Angelloz – che hanno voluto omaggiare la grandezza di questo alpinista venuto da un luogo “a nord di Milano”, come dicono all’inizio del film.

È bello vedere come questi quattro alpinisti transalpini si emozionino – durante la scalata al Balaïtous – quando, lungo una parete, si imbattono in chiodi e attrezzature di cinquant’anni fa, testimonianze del passaggio di Robert Flematti: «In montagna, quel che conta è la condivisione – affermano -; in questo caso una condivisione tra generazioni». Fonte: laprovinciadisondrio.it

Lanzada: Giovanni Rossi Campione Mondiale di Sci Alpinismo


Prestazione da incorniciare per Giovanni Rossi che conquista il Mondiale Sprint di Sci Alpinismo.

Il giovane atleta di Lanzada ha conquistato il titolo Mondiale Juniores nella specialità Sprint ai Campionati Mondiali di Sci Alpinismo andati in scena a Ollon in Svizzera. Le gare hanno visto la partecipazione di altri valtellinesi che hanno ottenuto ottimi piazzamenti: Robert Antonioli è Bronzo nella categoria Assoluti, nei CadettiSilvia Berra ha ottenuto l’argento, negli junior medaglia di Bronzo per Samantha Bertolina e negli Espoir Nicolò Canclini. Fonte: giornaledisondrio.it

VALMALENCO: MARZO A TUTTO SPORT TRA SONDRIO E VALMALENCO

Marzo, tra Sondrio e Valmalenco, c’è l’imbarazzo della scelta per gli eventi sportivi, e non solo, a cui partecipare.

A partire dalla “Piega Malenca“: dal 22 al 24 marzo un salto all’origine ed alla libertà dello sci. un weekend dedicato alla sciata a tallone libero, la più antica tecnica per sciare, con istruttori professionisti, tour negli angoli nascosti della valle, eventi per tutti i gusti e il piacere dello stare insieme all’insegna del motto “libera la mente e libera il tallone”. Una manifestazione, organizzata nel comprensorio dell’Alpe Palù, pensata per i “telemarker”, ma anche per chi vuole apprendere i segreti dello sci ancestrale, con il distintivo andamento ondeggiante.

Programma: www.sondrioevalmalenco.it/it/evento/piega-malenca

Ma prima dell’ormai tradizionale weekend “tallone free” previsti altri due momenti per gli amanti di sport e natura. Ad esempio avete mai sognato di assaltare il Sasso Nero? Domenica 17 marzo il CAI Valmalenco organizza la salita scialpinistica alla vetta malenca (2.919 metri). Partenza da San Giuseppe (1.500 m), dislivello 1.415 m, difficoltà BSA. Info:  334.8077420.

Sempre domenica 17 ariva la “3V3D Challenge”: 3 vertical da completare in 3 ore. Lunghezza totale 5 km con dislivello di 1000 D+. Tre le prove. Ovovia: lunghezza 1,80 km – d+ 350 m, skilift Campolungo: lunghezza 2 km – d+ 450 m e skilift Barchi: lunghezza 1,40 km – d+ 200 m. La particolarità è una: tutti i vertical/prove possono essere fatti con qualsiasi attrezzatura: ramponcini, fondo, ciaspole, scarpe da neve, bastoncini, telemark.

Programma: www.sondrioevalmalenco.it/it/evento/3v3d-challenge

E come se non bastasse domenica 24 marzo la Valmalenco propone anche la classica gara sulla sua montagna simbolo: il Pizzo Scalino. Cima da risalire con gli sci ai piedi e grande appuntamento per tutti gli amanti dello scialpinismo. La 34ª edizione della “Gara del Pizzo Scalino”, organizzata dalla Sportiva Lanzada, porterà gli atleti in uno scenario unico, con un percorso capace di mettere alla prova anche gli sciatori più allenati. Info: 340.1050387.

Programma: www.sondrioevalmalenco.it/it/evento/gara-del-pizzo-scalino

Per chiudere in bellezza a Sondrio con “Choco Fest”. Ritorna nel capoluogo in piazza Garibaldi, dal 22 al 24 marzo, un evento ricco di golosità per adulti e piccini. Dalle 9 alle 20 cioccolatini e praline, creme spalmabili e tavolette, liquori e creazioni artistiche al cioccolato, sculture che lasceranno tutti a bocca aperta. Previsti anche i laboratori dedicati ai bambini, sabato e domenica dalle 10 alle 12:30 e dalle 14 alle 17:30 (5 €), durante i quali si potrà giocare con il cioccolato e realizzare delle piccole dolci creazioni da portare a casa.

Infine ricordiamo che sono aperte le iscrizioni al Cantù Basket Camp 2019. Attesa l’ennesima invasione di cestisti per il “Mountain Camp”, dal 30 giugno al 6 luglio, a Chiesa in Valmalenco e Caspoggio, per i nati dal 2001 al 2011 (info: cantubasketcamp@gmail.com).

Info: www.sondrioevalmalenco.it

Lanzada: Sci Alpinismo: Giovanni Rossi al top in Coppa Italia


La corsa ai mondiali parte dalla Valgrisenche con il porta colori della Sportiva Lanzada in gran forma.

Skimo for Young nel segno degli junior Giovanni Rossi e Lisa Moreschini. Il valtellinese della Sportiva di Lanzada e la trentina del GS Monte Giner imprendibili sulle pendici del massiccio Rutor. In gara cadetti trionfano Luca Tomasoni e Silvia Berra. Nella frazione di Bonne, applausi a scena aperta anche per i giovanissimi delle categorie allievi e ragazze. fonte: giornaledisondrio.it