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Valmalenco: Due tappe valtellinesi Doc per il Giro Rosa 2018

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Sindaci, amministratori provinciali, i patron storici del ciclismo, con le atlete, i responsabili dei team. E le salite, le grandi salite valtellinesi ingrediente indispensabile di una grande corsa a tappe italiana e internazionale. È stata presentata ufficialmente lunedì a Villa Reale di Monza l’edizione 2018 del Giro d’Italia Internazionale Femminile WWT – Giro Rosa. Numerose le autorità presenti, con i massimi vertici della Federazione ciclistica italiana, rappresentata da Renato Di Rocco, con il Commissario tecnico della nazionale femminile di ciclismo Edoardo Salvoldi.

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Il via il 6 luglio da Verbania con la cronosquadre, le montagne dalla sesta tappa, 11 luglio, si parte da Sovico, in Brianza e si arriva in Valtellina dopo aver costeggiato la sponda orientale del Lago di Como per salire fino ai 1050 metri di Gerola Alta, primo arrivo in salita. Il giorno dopo, settima tappa, seconda tappa valtellinese della corsa, l’aspra cronoscalata che porta dai mille metri di Lanzada, Valmalenco, a quota 2000, al traguardo della diga di Campo Moro. Fonte: www.intornotirano.it

Campo Moro: Tuffi mondiali e immagini spettacolari.

È stato Michal Navratil, 26 anni, di Praga, ad aggiudicarsi il primo posto nella classifica di Coppa del Mondo di tuffi dalle grandi altezze nella prova di ieri alla diga Enel di Campo Moro, a Lanzada. Con 235 punti totalizzati nei due salti effettuati dal coronamento della diga, a un’altezza di 24 metri dal pelo dell’acqua, Navratil, alla sua terza partecipazione in Coppa del Mondo, si colloca in pole position per affrontare la seconda e ultima prova in programma dopodomani, 12 agosto, alla diga Enel di Rochemolles, a Bardonecchia.
A un solo punto di distacco, 234, si è piazzato, invece, un altro veterano delle Coppa, quale Vyaceslav Polyeshchuk, di Kiev, Ucraina, mentre terzo è arrivato l’istrionico concorrente australiano, di Camberra, Steve Black, già noto al pubblico della Valmalenco, con 224 punti.

fonte: www.laprovinciadisondrio.it

Intervista all’autore di “27 agosto a Campo Moro”

Riprendiamo la presentazione del nuovo romanzo di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi http://www.invalmalenco.it/2010/08/romanzo-ambientato-in-valmalenco/

L’autore, il Milanese Sergio Roedner, ha accettato di concederci una breve intervista.

Da cosa nasce l’idea di ambientare il romanzo in Valmalenco?

Ho ambientato il romanzo in Valmalenco perchè la conosco fin da bambino e perché le dighe (delle quali ho assistito alla costruzione) hanno sempre esercitato su di me un fascino non privo di una certa inquietudine!

Allora conosci la valle da molti anni?

Nel triennio 1959-1961 ho passato le vacanze coi miei genitori in una casa di Vassalini di proprietà di Matilde Pedrolini, e ci sono tornato molte volte negli anni 80, questa volta alla Locanda Vassalini. E’ proprio ai primi anni 80 che risale la prima stesura del romanzo, rivisto e pubblicato quest’anno. Frequento tuttora la Valmalenco, dove sono ospite fisso dell’Edelweiss di campo Franscia.

E’ importante l’ambientazione per lo svolgersi della narrazione?

L’ambientazione è fondamentale nel romanzo perché crea un contrasto tra la bellezza della natura incontaminata e la follia distruttrice di un gruppo di terrotisti; è inoltre uno scenario ideale per le “peripezie” dei protagonisti alla ricerca della salvezza e della verità sui loro rapporti.

Sono riconoscibili le località della Valmaelnco?

I luoghi nel racconto sono riconoscibilissimi e descritti con buona precisione (tenendo conto che non sono un montanaro): in particolare parte della vicenda si svolge sul percorso dal Rifugio Cristina a Piazzo Cavalli.

Quali sono le tue precedenti esperienze di scrittore?

Ho pubblicato l’Orologio di Armin (Marinotti editore), una storia della famiglia di mio padre all’epoca delle persecuzioni razziali, e Il piombo e l’anima  (Atì editore) un romanzo ambientato a Milano durante le seconda guerra mondiale.

Qualche altra notizia su di te?

Sono insegnante, istruttore di karate e (non a tempo pieno) scrittore. Oltre ai tre libri di cui vi ho parlato, ho pubblicato tre volumi sul karate, l’ultimo dei quali (Karate per la sopravvivenza) curiosamente contiene anch’esso un capitolo dedicato alla Valmalenco.

Nel ringraziare Sergio per le informazione che ci ha fornito, pubblichiamo un brano del capitolo del volume “Karate per la sopravvivenza” citato:

……. Lo scenario da me prediletto per le mie passeggiate estive (recentemente ribattezzate trekking!) è la Valmalenco, una convalle della Valtellina, negli anni ’60 meta popolare dei vacanzieri milanesi, oggi un po’ decaduta dal suo rango a vantaggio di località più esotiche. Per chi frequenta la Valmalenco, allora come oggi, l’escursione per eccellenza è quella ai rifugi Carate (la quasi omonimia con l’arte marziale è del tutto casuale) e Marinelli-Bombardieri, a 2600 metri di quota.
Non ci sono difficoltà alpinistiche di rilievo, ma la salita dal fondovalle al rifugio Carate è piuttosto aspra nella prima parte ed esasperante nella seconda, a causa del succedersi di valloncelli che fanno scomparire e riapparire il rifugio, dando sempre l’illusione di essere prossimi alla meta. Dal Carate alla Marinelli c’è poco più di un’ora, inizialmente in piano, ma nella mezz’ora finale l’impressione è quella di dare la scalata a una fortezza intagliata nella roccia, ed ogni gradino costa sudore e fatica.
Premesso questo soprattutto con l’intento di impressionare i lettori con la durezza dell’impresa, ammetto volentieri che, come nel caso più famoso dell’ascensione di Francesco Petrarca al Monte Ventoux, alla Marinelli salgono tranquillamente tutti, compresi anziani e bambini. C’è in molti di loro un sogno più grande: quello di compiere un giorno il circuito completo, che prevede il ritorno attraversando la vedretta di Caspoggio, un ghiacciaio tranquillamente transitabile nella bella stagione, e passando dal rifugio Bignami. ……

fonte: ilmiolibro.it

Romanzo ambientato in Valmalenco

“27 agosto a Campo Moro”
Amore e morte in Valmalenco. Un gruppo terroristico progetta un attentato contro le dighe della Valmalenco. Alla catastrofe sopravvivono Marco, un giovane insegnante, e Marina, una studentessa quindicenne. Il romanzo narra con ritmo incalzante la loro epica marcia verso la salvezza e le complesse dinamiche che nascono tra i due protagonisti, così lontani per età e mentalità.

di Sergio Roedner
Prezzo di vendita 10,60
Libro NARRATIVA 100 pagine
Copertina Morbida – Formato 15×23 – bianco e nero

fonte: ilmiolibro

Chiareggio: Cai di Milano per la settimana naturalistica 2010

E’ disponibile il programma della VI Settimana Scientifico-Naturalistica che si terrà dal 18 al 24 luglio 2010 in Alta Valmalenco. Base di questa ormai classica manifestazione annuale estiva della Commissione Scientifica G. Nangeroni sarà la pittoresca località di Chiareggio a 1600 m di quota, ottimo punto di partenza per una serie di interessanti escursioni giornaliere. Come sempre l’equipe naturalistica del CAI Milano sovrintenderà alle varie attività previste durante la Settimana. Un’iniziativa che al di là del puro interesse naturalistico offre l’occasione per un soggiorno piacevole tra amici in un angolo incantevole delle nostre Alpi.

Le iscrizioni sono già aperte. Per maggiori informazioni rivolgersi in Segreteria.

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