Valtellina: sveglia l’erba

Iniziato il conto alla rovescia per l’arrivo della primavera. Nei campi qualcuno ha già iniziato a preparare i terreni per il mais, resta però l’incognita di gelate improvvise che potrebbero danneggiare le gemme degli alberi da frutto. Intanto, all’Aprica (Sondrio) domani, martedì 28 febbraio, e mercoledì 29 febbraio l’erba di primavera verrà svegliata con corni e campanacci: torna infatti la tradizionale festa “Sunà da Mars” (suonare di marzo). Nella prima giornata ci sarà il passaggio del campanaccio simbolo, dalla contrada di Liscedo a quella di Liscidini che poi lo custodirà per un anno intero, e la benedizione degli ingredienti per il “mach”, cibo tipico a base di polenta e salsiccia che verrà distribuito a tutti i partecipanti la sera successiva, dopo i rumorosi cortei.
Mercoledì 29 febbraio, infatti, dalle 20.45 gli abitanti delle sei contrade comunali percorreranno alcuni sentieri per ritrovarsi in piazza Palabione, al centro del paese. Insieme a loro ci saranno gruppi provenienti da molte località della Valtellina, dalla bresciana Valcamonica e dalla bergamasca Val di Scalve. Oltre agli svizzeri della Valposchiavo. Con indosso abiti della tradizione contadina, grandi e piccini attraverseranno le vie di Aprica sbattendo ritmicamente campanelli e campanacci portati al collo dalle mucche al pascolo: il loro suono riecheggerà per le valli circostanti e risveglierà i prati dal sonno dell’inverno affinché la natura riprenda il suo corso. L’origine di questa manifestazione – spiega la Coldiretti Lombardia –, a metà strada tra il sacro e il profano, si perde nella notte dei tempi: è un rito propiziatorio per la ricrescita dell’erba. La scelta del periodo non è casuale poiché verso la fine di febbraio le scorte nei fienili iniziano a scarseggiare e c’è bisogno di nuova erba per il foraggio degli animali. Ricorrenze come questa – conclude la Coldiretti Lombardia – sono un’ottima occasione per recuperare il contatto con il territorio e gustare i suoi tesori eno-gastronomici. La Lombardia oggi può vantare 16 prodotti Dop e 9 prodotti Igp la cui qualità è riconosciuta in Italia e a livello internazionale. A questi si aggiungono 243 prodotti tradizionali ottenuti con metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidati nel tempo da almeno 25 anni.

Valmalenco: Monte Disgrazia, ci si prepara al 150esimo

Presentato il calendario di eventi commemorativi che si terranno il prossimo agosto tra la Valmalenco e la Valmasino: l’occasione è il 150° anniversario dalla prima scalata del Monte Disgrazia. Gli elementi che rendono peculiare questo evento sono da ricercare nella fama internazionale della montagna considerando che, a differenza di quasi tutte le altre vette delle Alpi che si trovano sulla linea di confine, essa ricade completamente in territorio italiano.

fonte e dettagli: www.vaol.it

Valtellina: il pesto genovese ad alta quota

Rivoluzione in cucina, arriva in Valtellina il pesto genovese ad “alta quota”, un’iniziativa che coinvolge il frantoio Armato, le aziende agricole Ziliani di Andora e Sartori-Torre Pernice di Albenga.
Si tratta della prima competizione culinaria sugli sci, in programma mercoledì 1 febbraio, che vedrà i concorrenti impugnare il mortaio “caricato” di foglioline di basilico genovese dop, aglio, pecorino, pinoli, sale grosso e olio extravergine di oliva, lanciarsi verso il traguardo con un occhio alle porte e l’altro al pesto. Sulle piste del Palabione ad Aprica, i tanti turisti, soprattutto quelli dell’Est Europa, avranno modo di sperimentare la tecnica del mortaio e di assaporare i sapori di Liguria.

fonte: www.genovatoday.it

Valmalenco: i Valmalenchini hanno aiutato Vernazza…

Un paese intero salvato da due operai valtellinesi.

Era necessario, tra le altre cose, liberare il tunnel del torrente Vernazzola che passa sotto il paese dei detriti accumularti dall’alluvione del 25 ottobre 2011.

Erano necessari dei mezzi speciali. Sono arrivati dalle miniere Imi Fabi della Valmalenco e per raggiungere il paese hanno dovuto costruirsi un ponte provvisorio smuovendo la terra esondata.

Ma le macchine non bastano e allora ecco che in cabina arrivano sempre dalla Valmalenco Roberto Agnelli e Marcello Guerra, due minatori che per otto giorni hanno lavorato giorno e notte, concedendosi poche ore di sonno.

In paese li hanno conosciuti tutti e sanno che è solo grazie a loro se Vernazza è tornata a respirare. Sono di poche parole Marcello, 41 anni, e Roberto, 50 anni, tutti e due di Chiesa in Valmalenco. E allora preferiscono far vedere quello che hanno fatto, piuttosto che parlare: «Il tunnel del Vernazzola lo abbiamo liberato in due giorni, così ora l’acqua può scorrere al mare. Tutto ha avuto inizio da qui. L’effetto tappo ha dirottato le acque in centro al paese e il fango si è infilato ovunque».

Nella foto Roberto sulla pala più piccola – la “Toto T 150″ – che è stata la prima ad entrare in azione. I minatori della Imi Fabi la chiamano “la nonna” e per Santa Barbara brindano in suo onore. C’è chi in miniera la dava per spacciata e lei invece a Vernazza, in piena emergenza, si è difesa come una leonessa.

La montagna ha teso la mano al mare.

Da vedere l’interessante servizio sul sito della Radio Tevisione della Svizzera Italiana sull’impresa dei Valtellinesi.

Fonte: www.laprovinciadisondrio.it

Valmalenco: neve al chiaro di luna con le ciaspole

In Valmalenco la notte invernale è sinonimo di ciaspola. Con le torce alla mano e la luna che si riflette sulla neve si va alla scoperta dei sentieri della valle.

Le passeggiate sono di poca difficoltà e guidate da accompagnatori esperti e guide alpine.

Sul sito del Consorzio Turistico sondrio e Valmalenco trovate anche degli appositi pacchetti studiati per un weekend all inclusive in occasione delle Ciaspolune del 4-5 febbraio e 3-4 marzo 2012

fonte: sondrioevalmalenco.it

Chiesa Valmalenco: La funivia del Bernina compie 50 anni

Era il lontano 15 novembre 1961 quando 700 sottoscrittori locali fondarono la società Funivia al Bernina (nota anche come FAB) spa. Tra questi vi era anche Francesco Vismara, allora amministratore delegato del salumificio brianzolo Vismara. Egli acquistò in seguito la quasi totalità delle quote dagli altri sottoscrittori e iniziò l’importante programma di realizzazione degli impianti di risalita, tra cui l’ardita funivia che coprendo un dislivello di 1000 metri portava gli sciatori all’Alpe Palù dove vi erano tre skilift e una telecabina biposto ad agganciamento automatico.

fonte: www.dovesciare.it

Morbegno: il 54° Trofeo Vanoni parla valtellinese. Le foto

Atleti da tutta Europa per l’importante giornata agonistica.

La 54ª edizione del Trofeo Vanoni si è svolta con grande successo domenica 23 ottobre 2011.
L’intensa giornata agonistica si è aperta con il 34° Minivanoni, la gara nazionale di corsa in montagna riservata al settore giovanile. Record di partecipazione con 312 atleti classificati in rappresentanza di 22 società. La Targa Mons. Danieli – Battaglion Morbegno, offerta dal gruppo ANA di Morbegno, è andata all’A.S. Lanzada che con grande merito ha superato i padroni di casa del G.S. CSI Morbegno, gradino più basso del podio per il G.P. Valchiavenna. Da sottolineare la partecipazione di qualità dell’Atletica Vallecamonica che ha vinto in 4 categorie.


fonte: http://www.vaol.it

Valmalenco: Pizza, diavolo e …acqua santa!

Venerdì 4 novembre, ore 20… Presso l’oratorio di Lanzada.
L’Unione dei Comuni Lombarda della Valmalenco
propone ai giovani della Valle una pizza e una chiaccherata con don Gigi Pini e il Maresciallo Alessandro di Roio.

Sono invitati i giovani della Valmalenco di età compresa tra i 14 e i 20 anni…

Per ragioni organizzative è richiesta l’iscrizione presso la Biblioteca di Caspoggio. Chiesa in Valmalenco o Lanzada

Valmalenco: Escursione nelle magiche atmosfere autunnali

Se all’autunno si associa una vena di malinconica tristezza è anche vero che questa stagione porta con sé una straordinaria esplosione di colori: le piante assumono tonalità intense, dal giallo al rosso, e, prima di perdere le foglie in vista della stagione invernale, infuocano le pianure, i versanti delle colline ed i pendii delle montagne. Un’escursione di medio impegno conduce nel cuore delle Alpi lombarde, accese appunto dai colori autunnali che contrastano con l’intensità dell’azzurro terso del cielo e l’accecante candore delle prime nevicate. Obiettivo di giornata è il passo del Muretto, tra Valmalenco (una laterale della Valtellina) e Svizzera (più precisamente, il Cantone dei Grigioni) Il sentiero di accesso al panoramico passo è molto largo perché segue in massima parte una vecchia carrozzabile tracciata durante la Prima Guerra Mondiale e dismessa da decenni. La scelta militare fu dettata dall’importanza storica del passo che un tempo era un’importante via di comunicazione tra il Nord ed il Sud delle Alpi e quindi un’itinerario percorso da commercianti (ogni anno a Sondrio si premiava il primo in grado di valicare il passo con un mulo carico di vino!), viandanti ma non solo.

Ulteriori dettagli e fonte: www.cremonaonline.it

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