Film: “Sulle tracce della salamandra”

Il regista Pino Brambilla, Presidente della Commissione Cinematografica Centrale del CAI, ha realizzato questo importante documentario che racconta la storia dei minatori e delle donne che fin da giovanissimi, con grandi sacrifici e fatiche, erano impiegati nell’attività mineraria in Valmalenco, per quasi un secolo rivolta principalmente all’estrazione dell’amianto, minerale conosciuto nel medioevo col nome di “lana di salamandra”.

FILARE L’AMIANTO
Si deve a Candida Lena-Perpenti (nel ritratto), nata a Chiavenna nel 1764 dal padre medico Sebastiano Medina-Coeli oriundo di Lecco e da una Battistessa di Gordona, la riscoperta del sistema di filare l’amianto per farne abiti ignifughi per pompieri. Cominciò ad appassionarsi alle scienze naturali nello studio del padre, completando gli studi a Como.

fonte: vaol.it

Lanzada: Ciaspolata Valmalenco il 30.01.2011

Questa bella gita, che permette di assaporare un angolo di Valmalenco in veste invernale, offre grandiosi spazi aperti dove poter camminare con le ciaspole, al cospetto del maestoso Pizzo Scalino e con splendidi panorami verso il Disgrazia ed il gruppo del Bernina. L’itinerario attraversa graziosi alpeggi e culmina nella piana dell’Alpe Prabello.
Si tratta di uno dei più bei percorsi di escursionismo invernale con le ciaspole di tutta la Lombardia.

fonte e dettagli: camminiamo.it

Madonna con Bambino e santi

A Chiesa Valmalenco sul palazzo Ca’ di Nann all’interno di una finta nicchia la composizione presenta, al centro, l’immagine della Madonna delle Grazie di Primolo. Maria si innalza sul piedistallo, in abito chiaro, avvolta nell’ampio manto blu; ha il capo chino verso il Bambino coronato che tiene tra le braccia. In basso, ai lati, sono raffigurati due santi inginocchiati, ritratti di profilo, con le mani giunte in preghiera. A sinistra, in saio scuro, è inginocchiato un santo francescano e, a destra, in abito bianco, un santo domenicano.

fonte e dettagli: lombardiabeniculturali.it

Coppa del Mondo di sci: la squadra italiana verso la pista Stelvio di Bormio

E’ ufficiale, la squadra azzurra che cercherà di tornare sul podio della pista di Bormio, nella discesa di Coppa del Mondo in programma il prossimo 29 dicembre, sarà composta da dodici discesisti.
Il direttore agonistico Claudio Ravetto, sulla pista Stelvio di Bormio, in Alta Valtellina, ha concovocato Hagen Patscheider, Peter Fill, Christof Innerhofer, Werner Heel, Stefan Thanei, Dominik Paris, Patrick Staudacher, Mattia Casse, Matteo Marsaglia, Silvano Varettoni e Andy Plank.

Per alcuni di loro la artecipazione alla gara sarà legata al risultato ottenuto nelle prove. Posto assicurato invece per Siegmar Klotz, qualificato grazie ai risultati dello scorso anno in Coppa Europa

fonte: discoveryalps.it

Valanghe, in Valmalenco allestito un campo di addestramento alla ricerca

Lezioni gratuite per capire come muoversi in caso di pericolo.

Torna l’inverno e torna puntuale come ogni anno il tema valanghe: operatori e addetti ai lavori, come sempre, cercano in tutti i modi di educare al rispetto e alla prevenzione, ma non sempre le regole diffuse vengono rispettate. Ed ecco che, in Valmalenco, si è pensato al passo successivo: istituire un campo di addestramento per la ricerca in valanga.

fonte: vaol.it/it

Valmalenco: La leggenda di Prìmolo

Uno dei luoghi più ameni della Valmalenco è sicuramente il paesino di Prìmolo (m. 1247), sopra Chiesa. Nella genealogia fantastica dei luoghi di Valmalenco, Primolo, come Chiareggio, è figlio di Chiesa e Màllero, ed ha come nonni materni Valmalenco e Pizzo Scalino. C’è una leggenda molto nota legata all’origine del suo nome e centrata sul tema dell’amore impossibile, che consuma e che conduce alla morte. Amore e morte, motivo tipicamente romantico, consegnato ad una storia semplice e commovente.
La storia inizia sul versante retico opposto a quello di Valmalenco, dove Guglielmo, figlio del conte di Tarasp, si ribellò ai progetti paterni, che lo volevano sposo della castellana Edda Kofer, personaggio sinistro, in odore di stregoneria, sospettata di aver ucciso il marito. Non era tempi nei quali ci si potesse tranquillamente opporre alla volontà paterna, e Guglielmo dovette, quindi, fuggire, cercando riparo, al di qua del passo del Muretto, in Valmalenco, giungendo proprio a Prìmolo, per l’antica mulattiera del Muretto, di cui ancora oggi si può percorrere il tratto San Giuseppe-Primolo. Qui incontrò una gentile fanciulla, Mina, figlia di un contadino. Com’è facile prevedere, nacque fra i due un profondo amore. Trascorsero, così, mesi felici, ma la felicità non dura mai troppo a lungo. Le primule, legate alla leggenda di Primolo. Foto di M. Dei CasNel frattempo, infatti, era morto, consumato dal dolore per la fuga del figlio, il padre di Guglielmo, e la notizia era giunta fino a lui, suscitando un forte rimorso. Era combattuto fra il desiderio di rimanere con l’amata e da quello di tornare per rendere omaggio al padre. ( segue …….. qui….)

fonte: waltellina.com

Sci Club Valmalenco: “Sano agonismo per i nostri ragazzi.”

Lo Sci Club Valmalenco nasce nel 1947, con lo scopo di promuovere lo sci nella valle, sfruttando la naturale vocazione dei giovani della località malenca.
Fin da subito il sodalizio si impegna per crescere nella sua organizzazione, inglobando altre società, tra cui l’Unione Sportiva Vismara, sotto la guida di Umberto Vismara.
In pochi anni lo sci club diventa una delle più attive società a livello nazionale, organizzando campionati italiani di varie specialità nel corso della sua storia.
Nel 1956 l’Associazione Sportiva Valmalenco di fonda con lo Sci Club Lanzada dando vita ad un nuovo sodalizio che riprende la vecchia denominazione “SCI CLUB VALMALENCO”.

In tutti questi anni sono stati raggiunti ottimi risultati che hanno portato all’inserimento di alcuni atleti nelle squadre di comitato e del circuito di Coppa del Mondo. In particolare si citano Matteo Nana (oggi direttore tecnico e responsabile dello staff allenatori), Rachele Sonnino, Hilary Longhini che sono cresciuti agonisticamente proprio nello SCI Club Valmalenco. Non si possono dimenticare l’olimpionico di sci nordico Toni Schenatti e Aldo Trivella nel salto.

All’interno dello sci club è presente una importante sezione di Sci Nordico, guidata da Danilo Pedrotti, che ha saputo costruire in pochi anni un gruppo di atleti molto affiatati e competitivi, portandoli al conseguimento di importanti risultati a livello nazionale.

Attualmente lo Sci club Valmalenco è composto da circa 50 atleti nella specialità Sci Alpino e di altri 20 Atleti nello Sci Nordico.

Per approfondire la conoscenza del club visitate l’interessane sito www.sciclubvalmalenco.it

Lo sci club ha come finalità lo sviluppo dello sci alpino e nordico per tutti i giovani che frequentano la valle, seguendo i valori saldamente legati al rispetto dei principi sportivi: di lealtà ed impegno, per lo sviluppo fisico e morale dei partecipanti.

fonte: sciclubvalmalenco.it

Lago Palù: escursioni con ciaspole 2011

Nel periodo gennaio-marzo 2011 Edelweiss CAI (Gruppo sciistico alpinistico di Milano) ha programmato otto giornate con racchette da neve.

Il 19 marzo si svolgerà la tappa in Valmalenco: escursione notturna al Lago Palù (Alta Valmalenco).

fonte e dettagli: edelweisscai.wordpress.com

Le racchette da neve, note anche come ciaspole (e in inglese snowshoes, “scarpe da neve”), si stanno diffondendo sempre di più perché sono semplici da usare e consentono anche a chi non è amante degli sci di godersi in pieno la montagna d’inverno. Camminare “galleggiando” sulla neve fresca è una sensazione speciale che va sicuramente provata, non a caso le ciaspolate stanno avendo così tanto successo!

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