Archivi categoria: Attualità

Lanzada: Festa dei sampùgn

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Domenica 1° marzo a Lanzada è in programma la Festa dei sampùgn, l’evento tradizionale che invoca il risveglio della natura dopo il periodo invernale.
Alle 14.30 il ritrovo a Tornadri, per poi percorrere le vie di tutto il paese al suono dei campanacci che “risveglieranno” l’erba.
Alle 16 cioccolata presso il Centro Sportivo Pradasc.
Serata con cena tradizionale. Clicca sul programma per saperne di più. ecomuseovalmalenco.it
L’organizzazione è curata da E20 Lanzada, in collaborazione con l’amministrazione comunale di Lanzada e l’Ecomuseo della Valmalenco.

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Valtellina: Grande successo per la Valtellina alla “Mostra nazionale delle bovine di razza Bruna”

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Grande soddisfazione per l’A.P.A. Sondrio, presente in forze alla kermesse con numerosissime aziende della provincia di Sondrio. Tanti i premi portati a casa.
Nonostante la difficile congiuntura economica la provincia di Sondrio si conferma protagonista della Zootecnia italiana di qualità. Alla 47° Mostra nazionale delle bovine di razza Bruna, che si è svolta a Montichiari lo scorso fine settimana, 14 e 15 febbraio 2015, gli allevatori dell’A.P.A. Sondrio hanno infatti incassato riconoscimenti eccellenti: il titolo di Campionesse Manze e giovenche è andato infatti a Charity Calypso dell’azienda “Peretti Michele”, subito dietro di lui Sissi Brookings di Demonti Samuele e quindi Kiba Malandrina della già conosciuta e pluripremiata azienda agricola Kibafarm dei Fratelli Barri.

Fonte: valtellinanews.it

Lanzada: Acqua, ghiaccio e creatività. Lanzada

Giovedì 29 gennaio il Centro Sportivo Pradasc di Lanzada sarà pacificamente invaso da decine di studenti dell’intera provincia di Sondrio che saranno impegnati a realizzare affascinanti sculture di neve per il concorso “Idroelettricamenteneve” riservato alle scuole primarie e secondarie di primo grado.
L’evento, lanciato dal BIM per valorizzare creatività e inventiva degli alunni e insieme per divulgare i temi legati alle energie rinnovabili, all’acqua e alla neve, destinerà 7.100,00 euro alle migliori classi.

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fonte e dettagli: valtellinanews.it

Valmalenco: Eliski in Valmalenco: le proteste del Cai e delle guide alpine

Approvati in via sperimentale per tre mesi, i voli degli elicotteri sulle cime non piacciono. Il sindaco di Torre: «Aspettiamo, poi valutiamo».

È stata “approvata” in via sperimentale per tre mesi la pratica dell’heliski nella zona di Arcoglio-Torre, nel Comune di Torre di Santa Maria, e in Val Giumellino, nel Comune di Chiesa in Valmalenco e, la cosa, ha scatenato da subito una ridda di polemiche.

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«Siamo stati contattati nei giorni scorsi da Elitellina – precisa Mauro Decio Comett i, sindaco di Torre – intenzionata ad appoggiare, evidentemente, voli diretti a favorire questo tipo di sport in Valmalenco, nelle aree che ricadono nei nostri due Comuni. A quel punto, per quanto noi sindaci non si debba fornire alcuna autorizzazione formale, perché, a differenza di quanto accade per l’uso delle motoslitte, non vi è un regolamento nazionale o regionale al riguardo, abbiamo pensato che si potesse anche non ostacolare a priori questo tipo di attività ritenendo che, al limite, non portasse né vantaggio, né svantaggio al nostro territorio. Fermo restando che, se dovessimo accorgerci che, in realtà, lo svantaggio c’è, allora potremmo sempre chiederne la “sospensione”».Le virgolette sono d’obbligo proprio perché non essendovi regolamentazione al riguardo, in realtà, chi pratica l’heliski, in genere, lo fa, punto e basta. Senza premurarsi di segnalare la cosa al sindaco di turno e averne, se del caso, un pur informale assenso.

«Cosa che accade anche da noi, in Valmalenco – precisa Michele Comi, guida alpina del posto -, ma pure altrove, tant’è che non mancano scialpinisti ed escursionisti che si imbattono in frequentatori delle nostre montagne, soprattutto svizzeri, tedeschi, austriaci, che ci raggiungono proprio per praticare questo sport, anche per il fatto che, da loro, è molto più regolamentato e difficile da porre in atto. Alla fine si costruiscono pacchetti ad hoc, di alcuni giorni, che, però, non si traducono in un beneficio reale neppure per gli operatori del posto. Fermo restando il riverbero in tutto e per tutto negativo per l’ambiente alpino tant’è che, noi, organizzatori dell’Arcoglio-Torre, storica rievocazione delle prime gare di sci degli anni ’30 in Valmalenco, abbiamo già intenzione di non farla quest’anno. È esattamente l’antitesi del tipo di fruizione della montagna avallato dai nostri amministratori».

La posizione di questi ultimi, peraltro, è fortemente criticata anche da Flaminio Benetti, presidente del Cai Valtellinese sezione di Sondrio. «Trovo estremamente miopi le amministrazioni che concedono, anche con leggerezza, l’effettuazione di questo tipo di attività sportive – rincara Benetti – sia perché sono parecchio fastidiose per chi pratica la montagna senza mezzi meccanici, e sono tanti, sia perché fortemente inquinanti per il territorio in termini di rumore con ripercussioni sulla flora e sulla fauna. E non è che la zona di Arcoglio-Torre e quella di Val Giumellino sia meno bella, meno interessata da flora e fauna di quanto non lo sia quella sottoposta a vincolo di tutela comunitario, il cosidetto Sic (Sito di interesse comunitario), nel territorio comunale di Lanzada. Lì, l’heliski non si può praticare e, anzi, ogni tipo di sorvolo, deve essere avallato dalla Provincia che, peraltro, a mio giudizio, è persino troppo larga di manica nel concedere passaggi aerei ben oltre quelli a servizio dei rifugi e degli alpeggi. Comunque, – conclude Benetti – noi stiamo per uscire con un documento ufficiale riguardo a questa pratica e, nel contempo, chiediamo a chi di dovere di interrogarsi rispetto al tipo di fruizione della montagna che si vuole. Perché se si pensa di farne un luna park, allora, sì, prendiamo pure tutto quello che arriva».

Fonte: laprovinciadisondrio.it

Caspoggio: affitta la seggiovia e riapre la Ski Area

Riportiamo le dichiarazioni di Danilo Bruseghini Sindaco di Caspoggio da valtellinamobile.it:

In questi giorni abbiamo trovato l’accordo per la seggiovia con Franco Vismara. Un accordo in linea con la realtà turistica che viviamo ed in armonia con uno sviluppo diverso della nostra ski area, lasciando comunque aperte altre possibilità di sviluppo per il futuro.
L’accordo prevede l’affitto per 7 anni della seggiovia Caspoggio – S. Antonio e della seggiovia S. Antonio – Piazzo Cavalli con diritto di riscatto alla fine del settimo anno. Questo è stato possibile a fronte dello smantellamento della seggiovia Pista del Sole – Dosso dei Galli con risanamento ambientale. Una soluzione che potrà garantire lo sviluppo della parte bassa fino a S. Antonio con un progetto già presente in Comunità Montana Valtellina di Sondrio che speriamo di potere sviluppare.
Ma si potrà salire in quota per scialpinismo, ciaspolate, slitte, bob e snowboard nonché mountain bike in estate sviluppando il sentiero pedonale Piazzo Cavalli – Rifugio Cristina.
Ringraziamo Franco Vismara che ha voluto impegnarsi, in un momento difficile del comparto sciistico e impiantistico, a trovare una soluzione che potesse andare incontro alle nostre esigenze.

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Fonte: valtellinamobile.it

Lanzada: I Pedù

Vi ricordate i Pedü? Erano quelle scarpe di velluto con la suola fatta di strati di stoffa sovrapposti. Probabilmente li avete visti in qualche vecchia foto dai bordi ingialliti o, se frequentate la Valmalenco, ai piedi di qualche anziano magnan. Oggi però pare non produrli più nessuno, se non un piccolo gruppo di anziane ed energiche signore di Lanzada. Questa calzatura artigianale rischia di restare solo un ricordo, ma non c’è motivo perché ciò accada. Ci siamo riproposti di riportarle alla vita, sia pure in una nuova forma, per ridare valore al nostro passato. La loro realizzazione metterà in contatto due generazioni in grado di creare insieme qualcosa dal sapore antico e nuovo allo stesso tempo. Ma come vengono fatti? I Pedü sono calzature completamente artigianali. La suola è costituita da diversi strati di stoffa, sovrapposti e cuciti tra di loro con l’ausilio di un grosso ago. Può essere aggiunta una ulteriore suola esterna in gomma, per impedire l’infiltrazione di acqua e umidità. La tomaia è composta da due strati di stoffa, quello esterno di velluto e quello interno di cotone o fustagno. Il risultato è una scarpa comoda, resistente, ecologica e cool.

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Fonte: alpinpedu.it

Valmalenco: Ministro Cambogiano in visita

L’effetto Expo inizia a farsi sentire anche in Valtellina. Grazie alle visite ed ai sopralluoghi degli espositori che da tutto il mondo raggiungono Milano, non manca chi sceglie di spingersi fino alle nostre montagne per conoscere meglio la regione e godersi, perchè no, anche qualche momento di relax, tra la rinomata enogastronomia e i paesaggi mozzafiato che contraddistinguono il nostro territorio.
Ultimo in ordine di tempo, il Ministro dell’Informazione della Cambogia, Khieu Kanharith, che dal capoluogo lombardo dove si trovava per motivi di lavoro, è arrivato in Valmalenco.
La piccola delegazione di ospiti italiani e stranieri, è stata accolta dai rappresentanti del Consorzio turistico di Sondrio e Valmalenco, e dalle istituzioni del territorio: il sindaco di Lanzada Marco Negrini ed il Capitano dei Carabinieri di Sondrio Claudio De Leporini.
Sorpreso da tanto calore, il Ministro cambogiano ha ringraziato e scherzato sul suo abbigliamento ‘da montagna’ molto informale per un incontro con le autorità.

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Fonte: radiotsn.it

Valmalenco: Estratti dalla pietra, uomini e pietre della Valmalenco

ESTRATTI DALLA PIETRA. Uomini e pietre della Valmalenco, dal passato al futuro

“Estratti dalla pietra” è il film documentario realizzato dall’Ecomuseo della Valmalenco, per la regia di Simone Bracchi, che racconta di un legame secolare, quello tra la Valmalenco, la sua gente e le sue pietre.

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Nato all’interno del progetto “Giovani eredi per vecchi mestieri” il film “Estratti dalla pietra” è una sorta di reportage, una fotografia sul tema legato alla realtà della pietra, guardato non solo sotto l’aspetto storico, tecnico, scientifico, ma soprattutto con gli occhi della gente che con la pietra lavora quotidianamente, di coloro che della pietra hanno fatto una professione. “Estratti dalla pietra” vuol essere un esperimento, quello cioè di guardare, forse per la prima volta, alla pietra della Valmalenco da tutte le angolazioni: dalla pietra estratta, lavorata, scolpita, incisa, studiata a quella scalata, “percorsa” attraverso i sentieri e le vie alte delle montagne della Valmalenco.

La pietra e il suo utilizzo sono parte integrante del patrimonio culturale e socio-economico della valle. Oggi come nel passato, la pietra in Valmalenco costituisce ancora una emergenza e una opportunità di lavoro, in diversi campi: i prodotti del serpentino e del dorato (tegole, marmi per rivestimenti, materiale per pavimentazioni, arredi per interni ed esterni), quelli della pietra ollare (laveggi, oggetti d’arredamento, opere d’arte), il talco e le sue innumerevoli applicazioni, le pietre preziose, costituiscono una unicità apprezzata e richiesta in tutto il mondo. Allo stesso modo, la roccia della Valmalenco nel suo contesto naturale, con le sue vette, fra le più alte d’Italia (Monte Bernina, Monte Disgrazia), i suoi sentieri, le sue peculiarità geologiche (Marmitte dei Giganti, Parco Geologico) attira da più di un secolo alpinisti, villeggianti, visitatori che ogni anno alimentano una economia turistica rilevante ed apprezzabile.

Il film “Estratti dalla pietra” è disponibile da ottobre 2014.

Fonte dove si può visionare anche un trailer del film: ecomuseovalmalenco