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Valmalenco: Dalle Ande al cuore della Valmalenco, ecco gli alpaca dell’azienda La Foppa

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Nella natura d’alta quota che abbraccia la frazione di Santa Elisabetta a Caspoggio, in Valmalenco, vivono gli alpaca dell’azienda agricola La Foppa: Rodrigo il bianco, Fernando il nero, Sancho il leader, Kelita la matriarca, insieme a Inti, Yuma, Lonquimai, Huaco, Yavari, Miski e l’ultima nata Cattleya. «Mio marito ha iniziato da giovane ad allevare le capre – racconta Ladina Denoth, nata in Svizzera – poi abbiamo conosciuto gli alpaca». Originari del sud America, scorrazzano in greggi sulle Ande, tra i 3500 e i 5000 metri, ma è sempre meno raro trovarli a quote ben inferiori. «Una volta verificato che potessero vivere bene anche da noi, a 1200 metri, ne abbiamo presi tre da un allevamento di Bolzano». Era il 2010. Con gli alpaca, i due coniugi e la figlia Simona hanno iniziato a organizzare trekking per adulti e bambini. Durante l’Happy paca, così si chiama la giornata dedicata ai più piccoli, si fa un giro nel bosco in compagnia del camelide scelto, poi si torna alla fattoria per i laboratori con la lana cardata di pecora, meno pregiata di quella di alpaca. A tingerla per tempo ci pensa Ladina. «Uso foglie e fiori essiccati che faccio bollire in acqua. Quando è colorata, immergo la lana e la faccio “cuocere”, poi la scolo e l’asciugo». Fonte e dettagli: ilgiorno.it

Valmalenco: Grand Hotel Malenco e la sua storia

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Nel giugno del 1903 moriva a Sondrio Francesco Vitali, promotore di Sondrio come centro turistico internazionale di cui la Valmalenco avrebbe dovuto rappresentare l’offerta d’alta quota. Con Andrea Albonico e l’avvocato Azzo Pesenti, il Vitali realizzò graziosi villini a Chiesa in Valmalenco che ben si intonavano con l’ambiente circostante. Si impegno per far giungere il telegrafo e migliorare la strada che serviva la valle, avendo in serbo anche un progetto di collegamento ferroviario tra il capoluogo e l’Engadina che avrebbe dovuto passare proprio per la Valmalenco.

Nel 1905 Enrico e Mario Vitali proseguirono l’opera del padre, costruendo alla periferia sud occidentale di Chiesa il magnificiente Grand Hotel Malenco, cuore di un grosso progetto imprenditoriale volto a portare in valle un turismo d’élite. L’edificio esternamente appariva rustico e massiccio, quasi a voler ulteriormente sottolineare l’eleganza e la sontuosità degli interni arredati da Battista Vitali. Perla della struttura era la luminosa sala da pranzo con oltre 200 posti e splendidi lampadari. Il successo fu grande e si rese necessaria la realizzazione di nuovi alberghi e ristoranti per l’accoglienza. L’economia del paese ebbe slancio e vitalità(Informazioni tratte da: Franco Monteforte, L’età liberty in Valtellina, Mevio Washington & Figlio, Sondrio 1988).

Dalla seconda metà del ‘900 la ricerca di qualità fu soffocata dall’ingordigia della speculazione edilizia più selvaggia che allontanò man mano i ricchi e appassionati frequentatori d’un tempo. Il simbolo di quest’epoca fu così chiuso e convertito in appartamenti. Il suo ricordo lasciato scivolare nell’oblio della modernità.

Il Grand Hotel Malenco nei primi del ‘900 si presentava come un’ottima costruzione in pietra, dal buon equilibrio architettonico, che richiamava lo stile liberty e s’inseriva armoniosamente nell’ambiente che lo circondava. Fonte e dettagli: ecomuseovalmalenco.it

Valmalenco: Estate 2018 magnifiche emozioni

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Sport, tradizioni folkloristiche, gastronomia, cultura e tanto altro nel ricco calendario di eventi che la Valmalenco propone per l’estate 2018.

L’elenco delle attività e delle manifestazioni presentate è giornaliero, ma il libretto contiene anche preziose e numerose informazioni riguardanti mostre, numeri utili, visite alle miniere, apertura del museo mineralogico, aree tematiche di interesse storico-naturalistico, orari della piscina e tutte le informazioni sulle numerose attrattive della valle incastonata tra le Alpi Orobiche e Retiche, tra cui svetta, con i suoi 4.050 metri, il pizzo Bernina. Fonte: www.sondrioevalmalenco.it

Valmalenco: ALTA VIA DELLA VALMALENCO

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… tra natura e benessere!
L’Alta Via della Valmalenco è un percorso escursionistico in quota costituito da 8 tappe per circa 110 km. Il programma proposto prevede 7 tappe e per motivi logistici il tour inizierà il lunedì e terminerà la domenica. Durante il tragitto si toccano i punti maggiormente significativi e panoramici della valle, tra pascoli, alpeggi, laghi, boschi, cave e valichi si possono ammirare i maestosi ghiacciai del Disgrazia, del Bernina e dello Scalino. L’Alta Via richiede un discreto sforzo fisico e una discreta preparazione. Un minimo di allenamento è consigliato per le tappe più impegnative. In caso di maltempo è possibile prevedere soluzioni alternative al percorso proposto per giungere sempre al rifugio programmato ma con soluzione meno impegnativa e meno rischiosa di quella prevista nel programma. Fonte e dettagli del programma: sondrioevalmalenco.it

Lanzada: In miniera a Pasquetta

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La Miniera della Bagnada di Lanzada in Valmalenco, oggi eco-museo, è un’importante testimonianza dell’attività di estrazione mineraria in Valmalenco, valle con oltre 250 minerali scoperti, tra i quali esemplari unici al mondo. Il giacimento di talco ritrovato al suo interno è stato sfruttato dalla fine degli anni Trenta sino al 1987, anno in cui fu decisa la chiusura per esaurimento del giacimento.

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Per le festività pasquali, la Valmalenco propone una passeggiata formato esploratori tra le pareti scolpite della Miniera della Bagnada di Lanzada. Lunedì 2 Aprile, infatti, alle ore 18.00, avrà inizio l’evento “Una notte in miniera”, la visita notturna della miniera, alla quale seguirà una cena in tipico stile valtellinese al ristorante Moizi di Lanzada. L’iscrizione è obbligatoria entro venerdì 30 Marzo ai numeri 0342.453243 (comune di Lanzada) oppure 0342.451150 (Consorzio turistico Sondrio e Valmalenco). Fonte: valtellinanews.it

Lanzada: Valle Orsera e lo scialpinismo esplorativo in Valmalenco di Mario Vannuccini

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Il racconto di Mario Vannuccini che lo scorso 2 febbraio in alta Valmalenco ha compiuto con alcuni compagni una discesa sciistica integrale della Valle Orsera. Un tour impegnativo, forse il primo nel suo genere in questa valle, sicuramente di alto valore per la ricerca geografica effettuata dalla guida alpina di Sondrio per comprendere se potesse essere fattibile

Le parole di Vannuccini:
“La Valle Orsera è la prima tributaria destra idrografica del Torrente Mallero a valle di Chiareggio. Ripida, ombrosa e, d’inverno, difficilmente accessibile, non è il luogo più evidente e invitante dove andarsi a ficcare sci ai piedi. E se si aggiunge che poco prima di immettersi nel Mallero il suo torrente si tuffa da alcuni risalti che d’inverno si rivestono di ghiaccio azzurro no, non è facile immaginarsela sciistica. …….” Continua… su planetmountain.com/it

Chiesa in Valmalenco: Nuova seggiovia Alpe Palù-Cima Motta

La nuova seggiovia ad ammorsamento automatico Alpe Palù-Cima Motta sostituisce una precedente seggiovia 4 posti a morse fisse costruita dalla società Agudio Poma nel 1992, che a sua volta aveva sostituito una vecchia ovovia del 1964 costruita dalla Piemonte Funivie; arriviamo così al terzo impianto sulla stessa linea.

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In realtà questo impianto è un riposizionamento di una seggiovia già in funzione nel comprensorio sciistico di La Plose e denominata seggiovia “Trametsch” costruita nel 2004. Fonte: funivie.org

Valmalenco : Olimpiadi invernali 2018

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In occasione delle Olimpiadi Invernali 2018, gradita sorpresa alla Borsa Internazionale del Turismo per il Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco, presente a Milano presso lo stand di Regione Lombardia (postazione 39).

Durante le giornate meneghine, tra un incontro e l’altro con i rappresentanti dei tour operator internazionali, il direttore Roberto Pinna ha scovato nella press release delle Olimpiadi invernali di PyeongChang, distribuita a Milano, una foto dell’Half Pipe dell’Alpe Palù. Non solo. In questa sorta di catalogo di presentazione del programma e delle specialità olimpiche vengono citati gli ultimi mondiali della Valmalenco come importante appuntamento di preparazione alle gare a cinque cerchi di questi giorni in Corea. Una notizia che non può che far piacere al territorio tra Sondrio e Valmalenco. Fonte : meteoweb.eu

Lanzada: Una notte in miniera

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A Lanzada una serata unica tra le pareti della Miniera della Bagnada
Il 5 Gennaio, a Lanzada, la Miniera della Bagnada apre le sue porte ai visitatori per un evento molto particolare. Alle ore 17.00, infatti, sarà possibile partecipare a una visita in notturna al suo interno e scoprire le meraviglie di quella che, un tempo, era tra le più importanti miniere di amianto e talco della zona.
La Valmalenco è dotata di una florida ricchezza mineraria – amianto e talco, pietra ollare e serpentinite – che le ha permesso un buon sviluppo economico fin dai primi anni del secolo scorso e la Bagnada, sfruttata per bene cinquant’anni (dal 1936 al 1987), ne è uno tra i principali esempi. Fonte: valtellinanews.it