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Intervista all’autore di “27 agosto a Campo Moro”

Riprendiamo la presentazione del nuovo romanzo di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi http://www.invalmalenco.it/2010/08/romanzo-ambientato-in-valmalenco/

L’autore, il Milanese Sergio Roedner, ha accettato di concederci una breve intervista.

Da cosa nasce l’idea di ambientare il romanzo in Valmalenco?

Ho ambientato il romanzo in Valmalenco perchè la conosco fin da bambino e perché le dighe (delle quali ho assistito alla costruzione) hanno sempre esercitato su di me un fascino non privo di una certa inquietudine!

Allora conosci la valle da molti anni?

Nel triennio 1959-1961 ho passato le vacanze coi miei genitori in una casa di Vassalini di proprietà di Matilde Pedrolini, e ci sono tornato molte volte negli anni 80, questa volta alla Locanda Vassalini. E’ proprio ai primi anni 80 che risale la prima stesura del romanzo, rivisto e pubblicato quest’anno. Frequento tuttora la Valmalenco, dove sono ospite fisso dell’Edelweiss di campo Franscia.

E’ importante l’ambientazione per lo svolgersi della narrazione?

L’ambientazione è fondamentale nel romanzo perché crea un contrasto tra la bellezza della natura incontaminata e la follia distruttrice di un gruppo di terrotisti; è inoltre uno scenario ideale per le “peripezie” dei protagonisti alla ricerca della salvezza e della verità sui loro rapporti.

Sono riconoscibili le località della Valmaelnco?

I luoghi nel racconto sono riconoscibilissimi e descritti con buona precisione (tenendo conto che non sono un montanaro): in particolare parte della vicenda si svolge sul percorso dal Rifugio Cristina a Piazzo Cavalli.

Quali sono le tue precedenti esperienze di scrittore?

Ho pubblicato l’Orologio di Armin (Marinotti editore), una storia della famiglia di mio padre all’epoca delle persecuzioni razziali, e Il piombo e l’anima  (Atì editore) un romanzo ambientato a Milano durante le seconda guerra mondiale.

Qualche altra notizia su di te?

Sono insegnante, istruttore di karate e (non a tempo pieno) scrittore. Oltre ai tre libri di cui vi ho parlato, ho pubblicato tre volumi sul karate, l’ultimo dei quali (Karate per la sopravvivenza) curiosamente contiene anch’esso un capitolo dedicato alla Valmalenco.

Nel ringraziare Sergio per le informazione che ci ha fornito, pubblichiamo un brano del capitolo del volume “Karate per la sopravvivenza” citato:

……. Lo scenario da me prediletto per le mie passeggiate estive (recentemente ribattezzate trekking!) è la Valmalenco, una convalle della Valtellina, negli anni ’60 meta popolare dei vacanzieri milanesi, oggi un po’ decaduta dal suo rango a vantaggio di località più esotiche. Per chi frequenta la Valmalenco, allora come oggi, l’escursione per eccellenza è quella ai rifugi Carate (la quasi omonimia con l’arte marziale è del tutto casuale) e Marinelli-Bombardieri, a 2600 metri di quota.
Non ci sono difficoltà alpinistiche di rilievo, ma la salita dal fondovalle al rifugio Carate è piuttosto aspra nella prima parte ed esasperante nella seconda, a causa del succedersi di valloncelli che fanno scomparire e riapparire il rifugio, dando sempre l’illusione di essere prossimi alla meta. Dal Carate alla Marinelli c’è poco più di un’ora, inizialmente in piano, ma nella mezz’ora finale l’impressione è quella di dare la scalata a una fortezza intagliata nella roccia, ed ogni gradino costa sudore e fatica.
Premesso questo soprattutto con l’intento di impressionare i lettori con la durezza dell’impresa, ammetto volentieri che, come nel caso più famoso dell’ascensione di Francesco Petrarca al Monte Ventoux, alla Marinelli salgono tranquillamente tutti, compresi anziani e bambini. C’è in molti di loro un sogno più grande: quello di compiere un giorno il circuito completo, che prevede il ritorno attraversando la vedretta di Caspoggio, un ghiacciaio tranquillamente transitabile nella bella stagione, e passando dal rifugio Bignami. ……

fonte: ilmiolibro.it

Alpeggio in festa!

Nelle giornate 18 e 19 settembre in Valmalenco si terrà il tradizionale appuntamento della “festa dell’alpeggio”.

La manifestazione, con sede a Chiareggio, festeggerà il ritorno delle mandrie dagli alpeggi e i “bacàn”, i guardiani del bestiame che partono dai paesi all’inizio dell’estate e per tre mesi vivono in solitudine sugli alpeggi.

L’alpeggio rappresenta una vera e propria azienda agricola in quota, dove vengono prodotti i formaggi di malga.

Sapori, musica, colori, tradizioni … sono gli elementi base che caratterizzeranno le due giornate.

fonte e dettagli : www.sondrioevalmalenco.it

Romanzo ambientato in Valmalenco

“27 agosto a Campo Moro”
Amore e morte in Valmalenco. Un gruppo terroristico progetta un attentato contro le dighe della Valmalenco. Alla catastrofe sopravvivono Marco, un giovane insegnante, e Marina, una studentessa quindicenne. Il romanzo narra con ritmo incalzante la loro epica marcia verso la salvezza e le complesse dinamiche che nascono tra i due protagonisti, così lontani per età e mentalità.

di Sergio Roedner
Prezzo di vendita 10,60
Libro NARRATIVA 100 pagine
Copertina Morbida – Formato 15×23 – bianco e nero

fonte: ilmiolibro

Alpini della Valtellina per il Beato Don Gnocchi

Sabato 11 settembre 2010 a Chiesa Val Malenco (So) nel pomeriggio, dalle ore 16.30, si terrà a Chiesa Val Malenco (Sondrio) una manifestazione a carattere religioso organizzata dalla locale Parrocchia “S.S. Giacomo e Filippo” in collaborazione con la sezione Ana Valtellinese di Sondrio e i gruppi alpini della Val Malenco. Monsignor Angelo Bazzari, presidente della Fondazione Don Gnocchi, consegnerà infatti al Rettore del Santuario Madonna degli alpini di Chiesa Val Malenco, don Alfonso Rossi, una reliquia del Beato don Carlo Gnocchi, che rimarrà esposta alla venerazione dei fedeli. Alle ore 18, monsignor Bazzari presiederà una solenne concelebrazione eucaristica.

fonte: http://www.dongnocchi.it

Valmalenco di Aligi Sassu

dal sito della Banca di Sondrio

Aligi Sassu (Milano 1912 – Maiorca 2000)

Piccole chiazze di rosso marcio virano al nero e sembrano sottolineare nel paesaggio gli spuntoni rocciosi come dolorose ferite, mentre, la pennellata, su tutta la parte sinistra del quadro, appare inquieta e agitata. Il cielo, infine, grava sulla valle e pare affondare in essa come una cuspide acuminata, una lama che mi taglia il cuore / nella precipite corsa delle montagne, come scrive lo stesso Sassu in una sua poesia del 1970, intitolata Tornando dalla Valtellina.
Spesso nei numerosi paesaggi valtellinesi e valchiavennaschi di Sassu assistiamo a questo brusco cambiamento di umori cromatici, a volte solari e ridenti, altre volte cupi e introversi. Anche qui, come sempre, i colori esprimono in Sassu uno stato d’animo.

Dimensioni: cm. 60 x 100.

Provenienza: commissionato dalla banca all\’artista nel 1959.

Note: Firmato in basso a destra SASSU; firmato e datato sul retro sulla tela “Aligi Sassu/1959 (16 giugno)/Chiesa Val Malenco/SASSU”.

Bibliografia: 14 pittori in Valtellina e Valchiavenna, a cura di M. Gianasso, Sondrio 1961, n. XXIII; AA.VV., Tesori d’arte delle banche lombarde, Roma, 1995, p. 495.

Valtellina: 100 anni della linea del Bernina

100 anni fa entrava in funzione la linea del Bernina, dallo scorso anno parte integrante del Patrimonio mondiale UNESCO. Il treno diretto tra St. Moritz e Tirano è circolato per la prima volta il 05.07.1910: 61 chilometri di raffinata ingegneria edile davanti al monte più alto dei Grigioni. Da quel momento in poi si è registrato un continuo successo per questa ferrovia che attraversa le Alpi e circola durante tutti i giorni dell’anno.

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Nel 2010 la ferrovia centenaria andrà a mostrare il suo lato migliore, con una ricca offerta di eventi lungo tutto il percorso, in inverno, primavera, estate e autunno, da nord a sud e viceversa. Ghiotte occasioni per gli amanti della cultura, della natura, dei treni, per le famiglie, i buongustai, gli appassionati di trekking e di storia, per chi ama oziare, per i grigionesi e per tutti gli altri. Un’esperienza oltre i confini

Le foto dalla mia ultima gita sul trenino:

fonte e altre informazioni sugli eventi in programma: http://www.rhb.ch/

Valtellina: da febbraio il primo buco con un libro intorno.

Parafrasando il celebre spot di una caramella alla menta a forma di ciambella, quello che sarà dato alle stampe tra poche settimane sarà il primo buco con un libro intorno. L’opera ha un’importanza e un peso che vanno decisamente al di là dell’originalità della forma.

Si intitolerà “Questo è l’amore”. Guarda caso sarà nelle librerie proprio per il 14 febbraio, San Valentino, festa degli innamorati.
Fonte e dettagli