Tutti gli articoli di Cristina

Lanzada : Staffette tricolori il 5-6 giugno

Lanzada e la Valmalenco saranno tricolori con una settimana di anticipo. La stagione 2021 riporterà nel comune malenco (uno dei cuori pulsanti della corsa in montagna della Lombardia e della provincia di Sondrio) un Campionato Italiano. Il lungo weekend che assegnerà tutti i titoli delle staffette del mountain running, dalla categoria Cadetti/e (Under 16) al settore Assoluto e ai Master, non sarà però il 12 e 13 giugno come inizialmente programmato, bensì sabato 5 e domenica 6 giugno: «Abbiamo chiesto l’anticipo di una settimana per evitare la concomitanza con la nuova data dei Campionati Italiani Juniores e Promesse su pista a Grosseto e dare così ai giovani interpreti della corsa in montagna anche la possibilità di essere protagonisti nel mezzofondo» è il pensiero della Sportiva Lanzada organizzatrice, guidata dal presidente Serafino Bardea. Il “menù” prevede ora i Campionati Italiani Allievi/e di staffette e il Trofeo Nazionale Cadetti/e di staffette nel pomeriggio di sabato 5 e i Campionati Italiani Assoluti, Juniores e Master di staffette nella mattinata di domenica 6 giugno. Fonte : podist.net

VALMALENCO: TREKKING LA REGINA DELLE ALPI RETICHE

5-8 agosto 2021 – Trekking in Valmalenco, la Regina delle Alpi Retiche – Lombardia

E’ difficile descrivere la bellezza selvaggia e dirompente di questa valle e del suo territorio. Terra di confine, al di là di creste e colli c’è la Svizzera, così vicina e così simile nel paesaggio. Terra piena di storia e di montanari, di cultura alpina secolare. E là, sopra tutti c’è il Bernina con il suo massiccio, il 4000 più orientale delle Alpi. Cammineremo come al solito in valloni e percorsi diversi tra loro, per cercare di carpire il più possibile di questo magnifico tratto di Alpi. Il nostro “campo base” sarà l’accogliente Rifugio Zoia, da dove potremo gustare e godere di prodotti locali e di paesaggi mozzafiato anche all’ora di cena..trekking adatto ad escursionisti allenati e desiderosi di scoprire nuovi sentieri. Fonte e programma della gara: escuriosandotrekking.it

Vendo Casa a Lanzada (SO) in Via Ciaz, frazione Tornadri

Vendo Casa a Lanzada (SO) in Via Ciaz, frazione Tornadri

Casetta indipendente, subito abitabile, dotata di impianto di riscaldamento e balconi panoramici. Ingresso indipendente.
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Lanzada: Bagioli vince in Francia a braccia alzate

l giovane ciclista di Lanzada ha saputo battere in volata campioni del calibro di Roglic, Dumoulin e Bernal

È il primo successo da professionista del talento valtellinese: è anche in testa alla classifica del Tour de l’Ain

In mezzo ai nomi altisonanti del ciclismo internazionale da ieri brilla ancora di più la stella di Andrea Bagioli (Deceuninck Quick Step).

Il ventunenne di Lanzada con un diploma di perito in tasca conseguito all’Itis di Sondrio, alla prima vittoria da professionista ha sorpreso, ma solo fino a un certo punto, chi ancora non ne conosceva il valore espresso nelle categorie di avvicinamento al professionismo, aggiudicandosi la vittoria nella prima tappa del Tour de l’Ain 2020, corsa a tappe in terra francese che il giovane ciclista di origini malenche sta affrontando con la maglia del “wolfpack”, il team appartenente alla massima categoria del World tour che apprezzandone le innate qualità lo scorso anno gli mise sotto il naso il primo contratto della carriera nel ciclismo che conta.

Una grande frazione

Una vittoria di assoluto prestigio e di grande valore, confermato da chi ieri è stato protagonista nelle fasi finali della prima frazione della corsa a tappe transalpina. Andrea Bagioli ha sorpreso sulla linea di arrivo Primoz Roglic, campione sloveno che non ha nemmeno bisogno di molte presentazioni dopo che lo scorso anno fu il vincitore della classifica finale della Vuelta a Espana. Una grande azione quella di Bagioli, che dapprima ha seguito la progressione di Tom Dumoulin (Jumbo-Visma) per poi superare con una grande rimonta allo sprint proprio il campione sloveno. Senza dimenticare che nelle prime posizioni dell’ordine di arrivo figura anche un altro nome pesante come quello di Egan Bernal, ultimo vincitore al Tour de France.

Fonte: http://laprovinciadisondrio.it

Valmalenco: Oliviero Bosatelli prova (e promuove) la 100 Miglia del Bernina VUT 2021

Poco più di un anno fa avevamo compiuto un volo di ricognizione in elicottero sopra il percorso della VUT (Valmalenco Ultradistance Trail), ad un paio di settimane dalla sua terza edizione. Sorvolando la Val di Togno, dopo aver “doppiato” il Pizzo Scalino, il vulcanico Fabio Cometti ci aveva confidato la sua “pazza idea” di lanciare la 100 Miglia del Bernina.  I piani per il futuro sono infatti molto ambiziosi e richiederanno impegno e spirito di sacrificio agli ultrarunners.

Approfittando delle limitazioni imposte all’attività sportiva dalla pandemia, che hanno provocato l’annullamento della quasi totalità delle gare della scorsa primavera e di quelle estate in corso, il Comitato Organizzatore della VUT (anch’essa a malincuore ma inevitabilmente cancellata) ha invitato il fortissimo ultratrailer bergamasco Oliviero Bosatelli a provare una “long distance” da centosessanta chilometri in chiave VUT 2021 ed a farlo proprio nei giorni in cui la VUT stessa avrebbe dovuto andare in scena. Non si è trattato però di un’operazione nostalgia ma di una scelta beneaugurante e dei primi passi di un progetto proiettato nel futuro.  La già attesissima “100 Miglia del Bernina” arriverà a sfiorare i diecimila metri di dislivello positivo, ampliando ai “seguaci” delle ultradistanze l’offerta di un evento ancora giovane (è nato nel 2017) ma già molto quotato. Partito dalla centralissima Piazza Garibaldi a Sondrio (cuore pulsante del capoluogo valtellinese e della classicissima Valtellina Wine Trail di inizio novembre), Bosatelli ha intrapreso un lungo viaggio al cospetto delle vette che delimitano la Valmalenco: Piz Bernina, Monte Disgrazia e Pizzo Scalino, quest’ultimo montagna-simbolo di questa valle che si apre immediatamente a nord di Sondrio e culmina ai 4049 metri della vetta del Bernina, il “quattromila” più orientale della catena alpina.

l quadro generale lo affidiamo all’organizzatore Fabio Cometti:

“La Valmalenco Ultradistance Trail è nata con il preciso intento di promuovere il nostro territorio, i suoi rifugi e l’Alta Via della Valmalenco (uno degli itinerari escursionistici classici dell’arco alpino, ndr). Già a partire dall’anno prossimo, alla nostra prova principe da 90 chilometri (e 6000 metri di dislivello positivo) ne affiancheremo due che definire di contorno sarebbe limitativo: una vera e propria 100 miglia, appunto, ed una più abbordabile 35K. Senza dimenticare la confermatissima prova a staffetta da tre elementi per squadra che scatterà da Chiesa Valmalenco (non più da Lanzada, nuova startline della 35K) insieme alla 90K e naturalmente su questa stessa distanza. Ciò ci permetterà di completare la nostra offerta, con una proposta a tutto campo: medie, lunghe e lunghissime distanze”.

Fonte: https://www.sportmediaset.mediaset.it/running/oliviero-bosatelli-prova-e-promuove-la-100-miglia-del-bernina-vut-2021-in-valmalenco_21147227-202002a.shtml

Valmalenco: L’amore per le pietre della Valle Il gemmologo torna fra le sue cime

Luca Nana, gemmologo e disegnatore cad di. 29 anni
Dopo aver studiato in America, Luca Nana è responsabile di un negozio temporaneo di minerali e gioielli

Nascere in una famiglia caratterizzata dall’amore per le pietre della Valmalenco e vivere di questa passione: è il destino di Luca Nana, gemmologo e disegnatore cad di soli 29 anni. Nana ha studiato a Milano e in America e, infine, è ritornato tra le sue montagne. Già il padre Pietro, titolare insieme alla moglie Marcella Ruffini dello storico negozio “La Pietra” di Sondrio, aveva la passione per i minerali e l’ha trasmessa al figlio. Ora Luca è il responsabile di un negozio temporaneo di minerali e gioielli aperto da poco a Chiesa in Valmalenco, in via Roma. “Desidero valorizzare le pietre locali – afferma Nana – prediligo minerali e gemme della zona. Una delle mie preferite è la lizardite, conosciuta anche come “Serpentino nobile”. Ha un colore meraviglioso, giallo acceso e giallo-verde, che cattura lo sguardo”. Il negozio ha aperto lunedì 6 luglio: “Sono soddisfatto – prosegue Nana – molti, mentre passeggiano, lanciano uno sguardo alla vetrina ed entrano spesso, anche solo per curiosare. Sono in tanti a farci i complimenti e mi fa piacere. Tuttavia, siamo ancora agli inizi, è presto per fare un bilancio”. Per celebrare l’inaugurazione, Nana ha creato una linea apposita: “Quando progetto un gioiello ho sempre in mente una gemma protagonista: è il cuore di tutto”.

Fonte: ilgiorno.it

Caspoggio: anche la Valtellina ha il suo chef stellato giudice in tv

Anche la Valtellina ha il suo chef in televisione. Si tratta di Alessandro Negrini, cuoco stellato classe ’78 originario di Caspoggio, che ha preso parte, in qualità di giudice, nel programma televisivo “Chef save the food!”, su La5.
Negrini è uno degli chef della famosa insegna milanese “Il luogo di Aimo e Nadia”. Dopo gli studi presso la scuola alberghiera di Sondrio, la carriera di Alessandro Negrini è stata un susseguirsi di successi. Dopo un primo periodo passato all’Hotel Palace di Saint Moritz ed al Gallia Palace di Punta Ala, arriva a Milano per la sua prima avventura presso “Il luogo di Aimo e Nadia”.

Presso il ristorante “Dal Pescatore” a Canneto sull’Oglio incontra Fabio Pisani. Insieme a lui tornerà nelle cucine del ristorante milanese dove tuttora lavorano. Negrini, nel corso dello show televisivo, ha avuto il compito di giudicare due coppie di aspiranti chef, aiutate rispettivamente dai conduttori, Chiara Carcano e Marco Ferri, impegnate in una gara culinaria che non ammette sprechi di cibo. L’obiettivo della sfida del 27 febbraio scorso era quello di creare un menu completo di tre portate con il solo utilizzo degli ingredienti che i partecipanti avevano già in cucina più uno misterioso, a scelta della conduzione. Chef Negrini, nel corso della puntata, ha fatto visita alle due coppie di partecipanti, dando il proprio parere su alcuni dei passaggi della preparazione dei piatti. Spazio anche alla goliardia nel corso della competizione. “Mi hanno voluto dare un bicchiere di grappa – commenta Alessandro Negrini durante il programma televisivo – Grave errore pensare di ubriacare un valtellinese con un goccio di grappa”. Fonte: ilgiorno.it

Lanzada: dove le grandi cime dividono l’Italia e la Svizzera

Lanzada è, insieme a Chiesa in Valmalenco, Spriana, Caspoggio e Torre di Santa Maria, uno dei cinque comuni nei quali è divisa la Valmalenco. È l’unico comune della Regione Lombardia la cui altitudine massima supera i 4.000 metri sul livello del mare, toccando quota 4.021 metri presso il Pizzo Bernina, la cui vetta (4.049 m s.l.m.) è situata in territorio svizzero.
Lanzada è posta a 983 metri di quota, allo sbocco della Val Lanterna, là dove questa confluisce nel solco principale della Valmalenco. Non è chiara l’origine del nome: lo si accosta ad un veneto “Lanzade”, facendo derivare entrambi dal latino “lanceatus”, cioè “appuntito”, aguzzo, in riferimento ad un elemento geografico appartenente al luogo.
Tra i comuni della Valmalenco è il paese con il territorio più importante a livello di picchi e cime importanti che dividono l’Italia e la Svizzera. Il confine settentrionale è rappresentato dell’imponente circo delle cime più alte della valle che propone, da ovest, il pizzo Glüschaint (m. 3594), le gobbe gemelle della Sella (m. 3584 e 3564, ben visibili da Sondrio) e la punta di Sella (m. 3511), il pizzo Roseg (m. 3936), il pizzo Scerscen (m. 3971) il pizzo Bernina (m. 4049, il punto più alto del territorio comunale e dell’intera provincia, oltre che il più orientale fra i “quattromila” alpini), la Cresta Güzza (m. 3869), i pizzi Argient (m. 3945) e pizzo Zupò (m. 3995), la triplice innevata cima del pizzo Palù (m. 3823, 3906 e 3882), a monte del ramo orientale della vedretta di Fellaria e, a chiudere la splendida carrellata, il più modesto pizzo Varuna (m. 3453).
Oltre alla sua valenza territoriale Lanzada è nota per la presenza di due invasi artificiali. La diga di Campo Moro è il primo invaso che si incontra. Ha una capacità di 10 milioni di metri cubi d’acqua, che vengono convogliati, tramite una galleria di 8 km, alla centrale di Lanzada, con un salto di 900 metri. Il secondo invaso è quello di Gera. La sua muratura, eretta con 1.800.000 metri cubi di calcestruzzo, ha un’altezza di 110 metri e si impone quindi allo sguardo di chi raggiunga la piana di Campomoro. La diga di Gera può contenere 65 milioni di metri cubi d’acqua ed è alimentata dal torrente Còrmor (le cui acque scendono dalla vedretta di Fellaria orientale), dal torrente della Val Poschiavina e dal torrente Scerscen (le cui acque sono convogliate qui mediante una galleria a pelo libero di circa 4 km).
Infine Lanzada è nota per la sua attività mineraria che ha permeato nei secoli passati la cultura delle comunità locali. Di recente realizzazione è l‘ecomuseo-minerario della Bagnada che permette di conoscere le diverse tipologie di attività estrattive della Valmalenco: pietra ollare, serpentino, amianto e talco. Proprio di talco è la miniera che si scopre facendo una visita guidata e di cui effetti speciali, filmati ma sopratutto i racconti delle guide permetteranno di fare e un vero e proprio tuffo nel passato.
Abitanti 1.338, densità 11,42 abitanti/kmq, superficie 117,17 kmq, altitudine 983 m s.l.m.
Fonte: Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco

Valmalenco: Arrampicare su falesia a Sondrio e in Valmalenco


Sondrio e Valmalenco, nel cuore della Valtellina, è un territorio caratterizzato da una natura selvaggia, ma generosa

La roccia più diffusa in Valmalenco è il serpentino. Numerose sono le falesie in grado di soddisfare qualunque arrampicatore. Quella dello Zoia è un’ottima palestra naturale per chi vuole allenarsi e migliorarsi in un ambiente naturale unico, dove spesso si possono incontrare i migliori atleti italiani e non solo. Le altre falesie a più tiri sono quelle della Val Poschiavina, della diga di Campo Moro, del Torrione Porro e della Sentinella della Vergine. Fonte: meteoweb.eu

Valmalenco: sci di fondo al chiar di luna!


Centro Sportivo Isola di Chiesa in Valmalencosci di fondo al chiar di luna!

Questa è un’ attività per veri appassionati dello sport, in particolare per gli amanti dello sci di fondo.

Sabato 8 febbraio 2020 infatti, presso il Centro Sportivo Isola di Chiesa in Valmalencosci di fondo al chiar di luna!

Fonte: https://www.calendariovaltellinese.com/eventi/sci-fondo-sera-valmalenco

Non sei curioso di poter provare a scivolare sulla neve, in compagnia, con il chiaro di luna che ti illumina la via?

Il programma prevede il ritrovo presso il Centro Fondo Isola di San Giuseppe alle ore 19.30 

Distribuzione dell’ attrezzatura sportiva per chi ne necessita e sciata al chiar di luna in compagnia

Gli organizzatori consigliano di portare con sè una lampada frontale

A seguire abbondante un buffet per tutti i partecipanti!

La prenotazione è gradita chiamando Lucia al numero di telefono 347 96 06 848