Rifugio Motta

dal Blog del Rifugio Motta http://rifugiomotta.blogspot.com/:

E’ un Rifugio alpino nel cuore della Valmalenco. La vista mozzafiato, la cura dei particolari, l’accoglienza del personale, prelibati piatti valtellinesi renderanno il tuo soggiorno indimenticabile. Ideale per il tuo relax e lo sport, a 2236 m slm, a 15 min dall’arrivo della funivia Snow Eagle o a 1h30min da S.Giuseppe, è il giusto punto di partenza per imprese estreme o per trascorrere giornate rigeneranti immersi nella natura. E d’inverno..passa a trovarci e rituffati tra le piste!

Santa messa alla Cima Giovanni Paolo II°

Giornata indimenticabile domenica 22 agosto in alta quota in Valmalenco, alla cima Pizzo Scalino a quota 3323 alla presenza di Sua Eccelenza monsignor Diego Coletti, Vescovo della Diocesi di Como

200 persone hanno assistito alla Concelebrazione della Santa Messa da parte del Vescovo e del Parroco di Chiesa in Valmalenco don Alfonso Rossi, alla presenza di numerosi valligiani e turisti, saliti dai diversi versanti, dei sindaci dell’Unione della Valmalenco e di Chiuro e Ponte in Valtellina e del consigliere regionale Gianluca Rinaldin.

fonti e dattagli: vaol.it e malenco.it

Intervista all’autore di “27 agosto a Campo Moro”

Riprendiamo la presentazione del nuovo romanzo di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi http://www.invalmalenco.it/2010/08/romanzo-ambientato-in-valmalenco/

L’autore, il Milanese Sergio Roedner, ha accettato di concederci una breve intervista.

Da cosa nasce l’idea di ambientare il romanzo in Valmalenco?

Ho ambientato il romanzo in Valmalenco perchè la conosco fin da bambino e perché le dighe (delle quali ho assistito alla costruzione) hanno sempre esercitato su di me un fascino non privo di una certa inquietudine!

Allora conosci la valle da molti anni?

Nel triennio 1959-1961 ho passato le vacanze coi miei genitori in una casa di Vassalini di proprietà di Matilde Pedrolini, e ci sono tornato molte volte negli anni 80, questa volta alla Locanda Vassalini. E’ proprio ai primi anni 80 che risale la prima stesura del romanzo, rivisto e pubblicato quest’anno. Frequento tuttora la Valmalenco, dove sono ospite fisso dell’Edelweiss di campo Franscia.

E’ importante l’ambientazione per lo svolgersi della narrazione?

L’ambientazione è fondamentale nel romanzo perché crea un contrasto tra la bellezza della natura incontaminata e la follia distruttrice di un gruppo di terrotisti; è inoltre uno scenario ideale per le “peripezie” dei protagonisti alla ricerca della salvezza e della verità sui loro rapporti.

Sono riconoscibili le località della Valmaelnco?

I luoghi nel racconto sono riconoscibilissimi e descritti con buona precisione (tenendo conto che non sono un montanaro): in particolare parte della vicenda si svolge sul percorso dal Rifugio Cristina a Piazzo Cavalli.

Quali sono le tue precedenti esperienze di scrittore?

Ho pubblicato l’Orologio di Armin (Marinotti editore), una storia della famiglia di mio padre all’epoca delle persecuzioni razziali, e Il piombo e l’anima  (Atì editore) un romanzo ambientato a Milano durante le seconda guerra mondiale.

Qualche altra notizia su di te?

Sono insegnante, istruttore di karate e (non a tempo pieno) scrittore. Oltre ai tre libri di cui vi ho parlato, ho pubblicato tre volumi sul karate, l’ultimo dei quali (Karate per la sopravvivenza) curiosamente contiene anch’esso un capitolo dedicato alla Valmalenco.

Nel ringraziare Sergio per le informazione che ci ha fornito, pubblichiamo un brano del capitolo del volume “Karate per la sopravvivenza” citato:

……. Lo scenario da me prediletto per le mie passeggiate estive (recentemente ribattezzate trekking!) è la Valmalenco, una convalle della Valtellina, negli anni ’60 meta popolare dei vacanzieri milanesi, oggi un po’ decaduta dal suo rango a vantaggio di località più esotiche. Per chi frequenta la Valmalenco, allora come oggi, l’escursione per eccellenza è quella ai rifugi Carate (la quasi omonimia con l’arte marziale è del tutto casuale) e Marinelli-Bombardieri, a 2600 metri di quota.
Non ci sono difficoltà alpinistiche di rilievo, ma la salita dal fondovalle al rifugio Carate è piuttosto aspra nella prima parte ed esasperante nella seconda, a causa del succedersi di valloncelli che fanno scomparire e riapparire il rifugio, dando sempre l’illusione di essere prossimi alla meta. Dal Carate alla Marinelli c’è poco più di un’ora, inizialmente in piano, ma nella mezz’ora finale l’impressione è quella di dare la scalata a una fortezza intagliata nella roccia, ed ogni gradino costa sudore e fatica.
Premesso questo soprattutto con l’intento di impressionare i lettori con la durezza dell’impresa, ammetto volentieri che, come nel caso più famoso dell’ascensione di Francesco Petrarca al Monte Ventoux, alla Marinelli salgono tranquillamente tutti, compresi anziani e bambini. C’è in molti di loro un sogno più grande: quello di compiere un giorno il circuito completo, che prevede il ritorno attraversando la vedretta di Caspoggio, un ghiacciaio tranquillamente transitabile nella bella stagione, e passando dal rifugio Bignami. ……

fonte: ilmiolibro.it

Alpeggio in festa!

Nelle giornate 18 e 19 settembre in Valmalenco si terrà il tradizionale appuntamento della “festa dell’alpeggio”.

La manifestazione, con sede a Chiareggio, festeggerà il ritorno delle mandrie dagli alpeggi e i “bacàn”, i guardiani del bestiame che partono dai paesi all’inizio dell’estate e per tre mesi vivono in solitudine sugli alpeggi.

L’alpeggio rappresenta una vera e propria azienda agricola in quota, dove vengono prodotti i formaggi di malga.

Sapori, musica, colori, tradizioni … sono gli elementi base che caratterizzeranno le due giornate.

fonte e dettagli : www.sondrioevalmalenco.it

Romanzo ambientato in Valmalenco

“27 agosto a Campo Moro”
Amore e morte in Valmalenco. Un gruppo terroristico progetta un attentato contro le dighe della Valmalenco. Alla catastrofe sopravvivono Marco, un giovane insegnante, e Marina, una studentessa quindicenne. Il romanzo narra con ritmo incalzante la loro epica marcia verso la salvezza e le complesse dinamiche che nascono tra i due protagonisti, così lontani per età e mentalità.

di Sergio Roedner
Prezzo di vendita 10,60
Libro NARRATIVA 100 pagine
Copertina Morbida – Formato 15×23 – bianco e nero

fonte: ilmiolibro

Gustosa iniziativa in 16 rifugi della Valmalenco

Per l’estate 2010 il Multiconsorzio “Valtellina che gusto!” e la Comunità Montana Valtellina di Sondrio propongono l’iniziativa “Rifugiati… in una montagna di gusto!” che nasce sotto il segno dei sapori inimitabili della bresaola, del formaggio Valtellina Casera, del miele e del vino rosso tutti insieme, con il pane di segale, sul tagliere “Valtellina che gusto” che verrà proposto al prezzo di nove euro da 16 rifugi della Valmalenco.

fonte e dettagli:ontheroadnews.eu e valtellina.it/chegusto

“Calici di stelle” degustazione dei vini rossi valtellinesi.

Oltre 2mila i calici venduti e presenze in linea con l’anno scorso. Il tradizionale appuntamento estivo con i grandi rossi di Valtellina, “Calici di stelle”, chiude con un bilancio decisamente positivo. La manifestazione, protagonista della notte di San Lorenzo, ha animato la città richiamando un grande flusso di turisti e valligiani nelle vie del centro

fonte e dettagli: www.ilgiorno.it

“Donneinsella” fa tappa in Valtellina: le foto del tour

L’Associazione Sportiva Donneinsella, da anni dedita allo sviluppo di progetti su due ruote al femminile, è stata protagonista di una tre giorni di sopralluogo davvero originale in Valtellina

Un weekend lungo che ha visto impegnate in attività di vario genere Laura Cola, Camilla Ronchi e Alessia Nastasio , socie fondatrici di Donneinsella,  già varie volte protagoniste di Donnavventura format TV in onda su rete 4, nonchè inviate Sky agli eventi sportivi, conduttrici di programmi di viaggio dalla barca a vela alle due ruote, ed altro ancora.

fonte e dettagli :  www.vaol.it

Alpini della Valtellina per il Beato Don Gnocchi

Sabato 11 settembre 2010 a Chiesa Val Malenco (So) nel pomeriggio, dalle ore 16.30, si terrà a Chiesa Val Malenco (Sondrio) una manifestazione a carattere religioso organizzata dalla locale Parrocchia “S.S. Giacomo e Filippo” in collaborazione con la sezione Ana Valtellinese di Sondrio e i gruppi alpini della Val Malenco. Monsignor Angelo Bazzari, presidente della Fondazione Don Gnocchi, consegnerà infatti al Rettore del Santuario Madonna degli alpini di Chiesa Val Malenco, don Alfonso Rossi, una reliquia del Beato don Carlo Gnocchi, che rimarrà esposta alla venerazione dei fedeli. Alle ore 18, monsignor Bazzari presiederà una solenne concelebrazione eucaristica.

fonte: http://www.dongnocchi.it

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