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Valmalenco: Al via la stagione dello sci

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Cime e piste finalmente imbiancate: parte sabato 1° dicembre la stagione dello sci in Valmalenco. Grande, come sempre, l’attesa degli sciatori per lanciarsi in discesa nei sessanta km di piste sull’Alpe Palù e salire sulla “Snow Eagle”, la più grande funivia del mondo che porta, in un sol balzo, a quota 2080 metri, su un terrazzo da cui si dominano le Alpi.
Approfittando magari del pacchetto promozionale dal 9 al 23 dicembre (B&B più ski pass).
Alcuni eventi in arrivo tra Sondrio e Valmalenco.
A Chiuro domenica 25 novembre e domenica 2 dicembre dalla mattina al tardo pomeriggio torna l’antica e rinomata fiera, già citata nel 1688 nella “Magnifica Comunità di Chiuro”.
Sempre domenica a Postalesio lo “SLAlom alle Piramidi”, quarta edizione nata dall’idea di coniugare sport, solidarietà e promozione del territorio. Pensata nelle versioni camminata di 4 km e corsa di 8 km permette a tutti di partecipare. Entrambi i percorsi si sviluppano tra Postalesio e Castione Andevenno, principalmente su sentieri recuperati, che attraversano antichi nuclei ormai disabitati e quasi dimenticati, ma che conservano i segni di una vita passata non molto lontana. Il percorso lungo costeggia la Riserva naturale delle Piramidi di Postalesio, fenomeno erosivo raro. L’incasso sarà devoluto ad AISLA. Info: slalomallepiramidi@gmail.com
Da non perdere Winter opening, sabato 8 dicembre in via Roma a Chiesa in Valmalenco, le associazioni e i centri sportivi della Valmalenco presentano il programma invernale e le loro attività.
Infine si avvicina Natale e non potevano mancare i mercatini. A Sondrio dal primo al 24 dicembre, a Caspoggio l’8 e il 9 dicembre (dalle 15 alle 22) Christmas Village – la casa di Babbo Natale e il 15 e 16 dicembre lungo le vie del centro di Albosaggia (dalle 12 alle 20).

Sondrio e Valmalenco, nel cuore della Valtellina, è un territorio caratterizzato da una natura selvaggia, ma generosa, incastonato tra le Alpi Orobiche e Retiche, tra cui svetta, con i suoi 4.050 metri, il pizzo Bernina. Regno della neve d’inverno con 60 km di piste da sci, uno snowpark e una sconfinata offerta di attività all’aria aperta, tra montagne bellissime e maestose, sa regalare una scenografia di colori, profumi e sapori che mutano ad ogni stagione. Non mancano bellezze naturali, artistiche, storiche e scenari unici, come i terrazzamenti vitati, sul versante retico dell’Adda, sui quali si producono pregiati vini che ben si accompagnano ai migliori prodotti della tradizione enogastronomica valtellinese. Fonte: www.mi-lorenteggio.com

Valmalenco: i giganti delle Retiche

Ghiaccio, roccia scura e pallido granito sono gli elementi paesaggistici peculiari di Valmalenco, val Masino e val Bregaglia, sovrastate da una catena di cime che delimitano il confine tra Italia e Svizzera.

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Montagne imponenti e arcigne, tra le quali spiccano, per imponenza, forma estetica e blasone il Bernina e il Badile. In territorio italiano svetta, invece, il Disgrazia, roccia e ghiaccio tra “Masino” e “Malenco”

Valmalenco, val Masino e val Bregaglia offrono escursioni di ogni genere, grazie alla presenza di numerosi rifugi e di sentieri sempre ben segnalati.

Si possono, così, vivere avventure a contatto con la natura, dalle semplici passeggiate ai trekking di più giorni, intraprendendo ascensioni di ogni difficoltà e ammirando panorami variegati, con vista su boschi e alpeggi, giogaie e morene, sino alle rocce e ai ghiacci delle quote più alte, sovrastate solo dalle nuvole e dal cielo. Fonte e dettagli: trekking.it

Valmalenco: Dalle Ande al cuore della Valmalenco, ecco gli alpaca dell’azienda La Foppa

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Nella natura d’alta quota che abbraccia la frazione di Santa Elisabetta a Caspoggio, in Valmalenco, vivono gli alpaca dell’azienda agricola La Foppa: Rodrigo il bianco, Fernando il nero, Sancho il leader, Kelita la matriarca, insieme a Inti, Yuma, Lonquimai, Huaco, Yavari, Miski e l’ultima nata Cattleya. «Mio marito ha iniziato da giovane ad allevare le capre – racconta Ladina Denoth, nata in Svizzera – poi abbiamo conosciuto gli alpaca». Originari del sud America, scorrazzano in greggi sulle Ande, tra i 3500 e i 5000 metri, ma è sempre meno raro trovarli a quote ben inferiori. «Una volta verificato che potessero vivere bene anche da noi, a 1200 metri, ne abbiamo presi tre da un allevamento di Bolzano». Era il 2010. Con gli alpaca, i due coniugi e la figlia Simona hanno iniziato a organizzare trekking per adulti e bambini. Durante l’Happy paca, così si chiama la giornata dedicata ai più piccoli, si fa un giro nel bosco in compagnia del camelide scelto, poi si torna alla fattoria per i laboratori con la lana cardata di pecora, meno pregiata di quella di alpaca. A tingerla per tempo ci pensa Ladina. «Uso foglie e fiori essiccati che faccio bollire in acqua. Quando è colorata, immergo la lana e la faccio “cuocere”, poi la scolo e l’asciugo». Fonte e dettagli: ilgiorno.it

Valmalenco: Grand Hotel Malenco e la sua storia

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Nel giugno del 1903 moriva a Sondrio Francesco Vitali, promotore di Sondrio come centro turistico internazionale di cui la Valmalenco avrebbe dovuto rappresentare l’offerta d’alta quota. Con Andrea Albonico e l’avvocato Azzo Pesenti, il Vitali realizzò graziosi villini a Chiesa in Valmalenco che ben si intonavano con l’ambiente circostante. Si impegno per far giungere il telegrafo e migliorare la strada che serviva la valle, avendo in serbo anche un progetto di collegamento ferroviario tra il capoluogo e l’Engadina che avrebbe dovuto passare proprio per la Valmalenco.

Nel 1905 Enrico e Mario Vitali proseguirono l’opera del padre, costruendo alla periferia sud occidentale di Chiesa il magnificiente Grand Hotel Malenco, cuore di un grosso progetto imprenditoriale volto a portare in valle un turismo d’élite. L’edificio esternamente appariva rustico e massiccio, quasi a voler ulteriormente sottolineare l’eleganza e la sontuosità degli interni arredati da Battista Vitali. Perla della struttura era la luminosa sala da pranzo con oltre 200 posti e splendidi lampadari. Il successo fu grande e si rese necessaria la realizzazione di nuovi alberghi e ristoranti per l’accoglienza. L’economia del paese ebbe slancio e vitalità(Informazioni tratte da: Franco Monteforte, L’età liberty in Valtellina, Mevio Washington & Figlio, Sondrio 1988).

Dalla seconda metà del ‘900 la ricerca di qualità fu soffocata dall’ingordigia della speculazione edilizia più selvaggia che allontanò man mano i ricchi e appassionati frequentatori d’un tempo. Il simbolo di quest’epoca fu così chiuso e convertito in appartamenti. Il suo ricordo lasciato scivolare nell’oblio della modernità.

Il Grand Hotel Malenco nei primi del ‘900 si presentava come un’ottima costruzione in pietra, dal buon equilibrio architettonico, che richiamava lo stile liberty e s’inseriva armoniosamente nell’ambiente che lo circondava. Fonte e dettagli: ecomuseovalmalenco.it

Valmalenco: Croce del Pizzo Scalino in restauro

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La croce del Pizzo Scalino aveva bisogno di manutenzione. I volontari del Cai Valmalenco, la Protezione Civile, gli Alpini di Caspoggio e il Soccorso Alpino della Valmalenco l’hanno smontata e portata a Valle. Terminati i lavori di restauro tornerà sulla Cima del Pizzo Scalino come nuova.
Ringrazio Ersilio Bricalli che mi ha fatto avere la foto della pagina del giornale “ilGiorno” per poterla pubblicare…

Fonte: Quotidiano Il Giorno

Valmalenco: 19ª Festa dell’Alpeggio

Da 19 anni la “Festa dell’Alpeggio” celebra il ritorno delle mandrie dagli alpeggi, riti, tradizioni e ambienti tipici della realtà alpina della Valmalenco

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Da 19 anni la “Festa dell'Alpeggio” celebra il ritorno delle mandrie
dagli alpeggi, riti, tradizioni e ambienti tipici della realtà alpina della Valmalenco.
Programma
Sabato 15 settembre 2018
– Chiareggio “La Truna": mostra fotografica "Valmalenco 4 stagioni di una valle retica" (R. Piazza);
– dalle ore 14 Chiareggio: escursione per bambini con i cavalli (attività a pagamento);
– dalle ore 14 Chiareggio: gonfiabili (attività a pagamento);
– dalle ore 15 Chiareggio: fiabe in alpeggio (iscrizione obbligatoria). Laboratorio creativo a tema
accompagnato da un'avvincente storia per bambini disegnata in diretta;
– ore 17:30 Chiareggio "La Corte": dimostrazione dell'arte della mungitura, latte appena munto,
frittelle e dolci per grandi e piccini;
– dalle ore 20 Chiesa in Valmalenco e Chiareggio: cena dell'alpeggiatore presso ristoranti e rifugi,
formaggi d'alpe a menù convenzionato (prenotazione consigliata presso le strutture);
– dalle ore 20:30 Chiareggio Ristorante “Ai Portoni”: cena degustazione vini con menù a tema
(prenotazione consigliata presso la struttura);
– ore 21:30 Chiareggio Piazza Beato Nicolò Rusca: “emozioni in libertà” con Giuseppe Martinelli.
Distribuzione di vin brulè e tisane calde durante il concerto;
– ore 21 Cinema Bernina di Chiesa in Valmalenco: “In… canto dall’Alpe”, concerto coro Armonie in
voce, coro CAI Valmalenco e Coro Monteverdi di Tirano.
Domenica 16 settembre 2018
– Chiareggio “La Truna": mostra fotografica "Valmalenco 4 stagioni di una valle retica" (R. Piazza);
– ore 8 rifugi di Chiareggio: ghiotta colazione dei rifugisti;
– ore 9:30 Chiareggio chiesetta di S. Anna: Santa Messa;
– dalle ore 10:30 Chiareggio: mercatini del gusto con degustazioni e vendita di prodotti tipici degli
alpeggi e del territorio;
– dalle ore 10:30 Chiareggio: escursione per bambini con i cavalli (attività a pagamento);
– dalle ore 10:30 Chiareggio: laboratorio di costruzioni di aquiloni;
– dalle ore 10:30 Chiareggio: gonfiabili (attività a pagamento);
– dalle ore 10:30 alle ore 15:30 Chiareggio: truccabimbi;
– ore 11:30 Chiareggio: l'arte del casaro, dimostrazione lavorazione con degustazione cagliata;
– ore 12 Chiareggio: sfilata delle mandrie degli alpeggi;
-dalle ore 12:30 Chiareggio Piazza Beato Nicolò Rusca: premiazione della vacca meglio decorata a
festa e del miglior produttore di “scimut”, tipico formaggio di valle dell'estate 2018, a cura
dell'ONAF;
– dalle ore 13 Chiesa Valmalenco e Chiareggio: pranzo dell'alpeggiatore presso ristoranti e rifugi,
formaggi d'alpe a menù convenzionato (prenotazione consigliata presso le strutture);
– dalle ore 15 Chiareggio: volano gli aquiloni nel cielo di Chiareggio. Fonte: meteoweb.eu

Valmalenco: Zoia boulder e l’arrampicata

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Martino Sala presenta l’area boulder attorno al Rifugio Zoia in Valmalenco (SO), mentre Nicola Noè fa una panoramica di tutta l’arrampicata in questa bellissima valle dominata dai gruppi montuosi del Disgrazia, del Bernina e dello Scalino.
Lat. 46° 18′ 12,2″ Long. 9° 55′ 49,2”. Qui tre anni fa ho deciso di trascorrere un mese intero fra spazzole, pad, basi… e Genepí!

Mi chiamo Martino Sala e sono nato a Tradate in provincia di Varese, nelle vicinanze del confine Svizzero. Ora ho quasi 24 anni ed insieme ad un gruppo di amici abbiamo deciso di riesumare dei vecchi passaggi di più di dieci anni fa, ed aggiungerne di nuovi. C’è ancora molto lavoro, e sicuramente per tutti i gusti.

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In questa vacanza, a oggi, “lavorando” durante le ferie, sono stati saliti più di 120 passaggi che saranno successivamente pubblicati assieme ai nuovi settori. L’area è un vero e proprio parco giochi per il climber, dove ci si può divertire ed esprimere a 360°.

La stagione estiva, anche qui, concede molte ore di luce ma sempre accompagnate da una dolce e fresca aria che rende piacevole anche il sole a pieno cielo. Fonte e dettagli: planetmountain.com

Valmalenco: L’Alta Via della Valmalenco, oltre 100 km tra natura e benessere

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Otto tappe, nel cuore della Valtellina
Non avete ancora deciso quali escursioni fare durante le vacanze estive? Ecco una possibilità, dal 21 al 27 agosto: una bel trekking nell’Alta Via della Valmalenco.

L’Alta Via della Valmalenco è un percorso escursionistico in quota costituito da otto tappe per oltre 100 km. Durante il tragitto si toccano i punti più significativi e panoramici della valle dove, tra pascoli, alpeggi, laghi, boschi e valichi si possono ammirare i maestosi ghiacciai del Disgrazia, del Bernina e dello Scalino.

L’Alta Via richiede discreto sforzo fisico e preparazione. Un minimo di allenamento è consigliato per le tappe più impegnative. In caso di maltempo è possibile prevedere soluzioni alternative al percorso per giungere sempre al rifugio programmato, ma con soluzioni meno impegnative. Il trekking, che ha come quota minima Caspoggio a 1.098 metri e massima il Vallone di Scerscen a 2.813 metri, prevede il pernottamento. Fonte: mountainblog.it