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Valmalenco: L’Alta Via della Valmalenco, oltre 100 km tra natura e benessere

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Otto tappe, nel cuore della Valtellina
Non avete ancora deciso quali escursioni fare durante le vacanze estive? Ecco una possibilità, dal 21 al 27 agosto: una bel trekking nell’Alta Via della Valmalenco.

L’Alta Via della Valmalenco è un percorso escursionistico in quota costituito da otto tappe per oltre 100 km. Durante il tragitto si toccano i punti più significativi e panoramici della valle dove, tra pascoli, alpeggi, laghi, boschi e valichi si possono ammirare i maestosi ghiacciai del Disgrazia, del Bernina e dello Scalino.

L’Alta Via richiede discreto sforzo fisico e preparazione. Un minimo di allenamento è consigliato per le tappe più impegnative. In caso di maltempo è possibile prevedere soluzioni alternative al percorso per giungere sempre al rifugio programmato, ma con soluzioni meno impegnative. Il trekking, che ha come quota minima Caspoggio a 1.098 metri e massima il Vallone di Scerscen a 2.813 metri, prevede il pernottamento. Fonte: mountainblog.it

Valmalenco: Dalla Cina in Valmalenco per studiare la geologia alpina

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Dalla Cina alla Valmalenco per studiare la geologia alpina. Non è la prima volta che l’Università degli studi di Milano, con il professor Andrea Tintori, organizza tour del genere, e in questo caso la meta della comitiva, più di trenta persone tra ragazzi e docenti, è stata la provincia di Sondrio. Val di Mello prima, Valmalenco poi. Ieri il gruppo era a Chiareggio, per visitare il parco geologico. «Finanziato dalla Provincia di Sondrio, dal Comune di Chiesa e organizzato dal Cnr, Consiglio nazionale delle ricerche, nella mia persona, si divide in tre parti», spiega l’esperto, Attilio Montrasio, ricercatore del Cnr della sede di Milano, che ha di fatto progettato e proposto agli enti locali il parco.

«La prima parte consiste in una tettoia che ospita quattro grandi tavole che introducono alla geologia della terra, alpina e, più in dettaglio, della Valmalenco”, che è nota in tutto il mondo per la sua straordinaria interpretazione delle catene montuose di tipo alpino. La seconda comprende un “percorso di circa 300 metri lineari, con una pendenza tale per cui anche le persone portatrici di handicap possono percorrerlo. Lungo il percorso di trovano una sessantina di grossi blocchi di roccia provenenti da tutte la parti della Valmalenco che illustrano l’evoluzione delle rocce che formano le Alpi della zona, esempio della geologia alpina”. La terza parte si trova su terrazzino dove sono collocate due panoramiche geologiche che mostrano altrettanti panorami: uno verso il lago Palù e pizzo Scalino, l’altro verso ovest, direzione alta Valmalenco, Disgrazia, cime di Chiareggio e altro. Questo è il tracciato che il professore ieri ha illustrato alla comitiva cinese, composta da studenti, master e professori dell’Università di Pechino. Oltre alla Valmalenco e alla Val di Mello i ragazzi sono stati nelle valli intorno a Como e poi in Svizzera. Mentre al parco geologico, una realizzazione unica nel suo genere che permette di scoprire i segreti geologici dell’intero arco alpino, ogni anno approdano diversi visitatori, grazie alle escursioni organizzate dagli amici di Chiareggio. L’entrata al parco, visibile da maggio a novembre, è libera. Fonte: ilgiorno.it

Valmalenco: visite guidate “i luoghi della fede”

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Per il 400° anniversario della morte del beato Nicolò Rusca (1618-2018), arciprete di Sondrio e parroco della Valmalenco in una delle epoche più turbolente della storia valtellinese, torna l’appuntamento nelle antiche contrade per conoscere iI luoghi della fede in Valmalenco.
Sono passati 400 anni dalla morte del beato Nocolò Rusca, arciprete di Sondrio, un’opportunità per conoscere i luoghi più suggestivi della fede in Valmalenco. Le chiese parrocchiali malenche rappresentano infatti l’espressione del gusto artistico e architettonico dell’epoca in cui visse Rusca e furono edificati anche grazie alla importante attività pastorale che egli lasciò in eredità ai suoi successori.

Le visite guidate si svolgeranno con il seguente calendario:

mercoledì 18 Luglio ore 15 – chiesa parrocchiale di Lanzada;
mercoledì 25 Luglio ore 15 – chiesa parrocchiale di Spriana e chiesa della Madonna della Speranza;
mercoledì 1° Agosto ore 15 – chiesa parrocchiale di Torre di S. Maria;
mercoledì 8 Agosto ore 15 – chiesa parrocchiale di Caspoggio;
mercoledì 22 Agosto ore 15 – chiesa parrocchiale dei SS. Giacomo e Filippo Chiesa in Valmalenco.

Domenica 29 Luglio gli esperti del Servizio Glaciologico Lombardo condurranno alla visita guidata del sentiero glaciologico Marson, alla scoperta della nuova straordinaria terza variante. Il ritrovo è previsto per le ore 10 presso il rifugio Bignami (info@ecomuseovalmalenco.it).

Il sentiero nasce nel 1996 da un’iniziativa del Servizio Glaciologico Lombardo per avvicinare il pubblico agli ambienti glaciali del gruppo del Bernina, unico quattromila delle Alpi Centrali.

Permette di introdurre con consapevolezza escursionisti, visitatori e turisti alle peculiarità dell’ambiente glaciale. In occasione del suo ventesimo anniversario, alla luce delle profonde modificazioni dei luoghi dovute al ritiro glaciale, il sentiero è stato aggiornato e arricchito ed ora è costituito da tre percorsi. Fonte: valtellinanews.it

Valmalenco: Un malenco sul tetto d’Europa

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C’è anche la Valtellina nella fruttuosa trasferta in Macedonia per la nazionale di corsa in montagna.
L’Italia Team protagonista di un’impresa storica nei Campionati Europei di corsa in montagna a Skopje, in Macedonia. Grande protagonista dell’avventura europea è stato il giovane atleta di Lanzada, Giovanni Rossi.

Azzurri piglia tutto
Gli azzurri monopolizzano il podio della gara senior maschile con un’inedita tripletta: Bernard Dematteis (Corrintime) conquista il terzo titolo continentale della sua carriera, dopo quelli del biennio 2013-14, seguito dall’argento del trentino Cesare Maestri (Atl. Valli Bergamasche Leffe) e dall’altro gemello piemontese Martin Dematteis (Corrintime), bronzo in rimonta per la vittoria a squadre insieme a Francesco Puppi (Atl. Valle Brembana), ottavo al traguardo. Mai tre atleti della stessa nazione erano arrivati così in alto tra gli uomini in questa manifestazione. Dominio italiano anche nella prova under 20 femminile con il successo della trentina Angela Mattevi che trascina le altre azzurrine Alessia Scaini (quarta), Gaia Colli (settima) e Anna Arnaudo (undicesima) verso l’oro per team, in una categoria che ancora non aveva visto l’Italia al vertice nelle precedenti edizioni dell’evento. Fonte: giornaledisondrio.it

Valmalenco: UltraDistance Trail: la spettacolare ultramaratona all’ombra dei giganti del Bernina

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Si scrive VUT, si legge Valmalenco UltraDistance Trail ed è una delle ultime nate tra le ultramaratone che si corrono nelle Alpi. Un vero e proprio “boom”, quello degli ultimi due-tre anni, all’interno del quale non è sempre facile per trailers e skyrunners farsi un’idea, distinguere e soprattutto scegliere. Nel caso della VUT a garantire, prima ancora delle caratteristiche della prova, del livello dell’organizzazione, della lista degli iscritti, è il contesto stesso.

La Valmalenco è una delle vallate principali della Valtellina, si apre subito a nord di Sondrio e si fa strada fino al cuore del gruppo del Bernina: il “quattromila” più orientale dell’intero arco alpino. Ed è proprio all’ombra dei giganti del Bernina che la VUT (http://www.ultravalmalenco.com) trova la sezione “clou” di un itinerario lungo novanta chilometri per seimila metri di dislivello positivo. Un percorso che ricalca quasi per intero quello dell’Alta Via della Valmalenco, classico itinerario escursionistico che attraversa tutta la vallata ed è suddiviso in sette tappe per sette giorni di percorrenza.

Gli atleti sono però chiamati a coprirlo in un tempo drasticamente più ridotto. I primati da battere nella seconda edizione (in programma tra la tarda serata di venerdì 20 e la giornata di sabato 21 luglio) sono quelli fissati nella “prima” di fine agosto 2017: 11 ore, 19 minuti e 51 secondi per la staffetta Ghiaccia Team di Speziali-Bonesi-Bonesi ma soprattutto 12 ore, 30 minuti e 30 secondi per il valdostano Franco Collè nella prova individuale. Performance fuori dal comune, alle quali non avranno nemmeno il tempo di pensare gli atleti “terrestri”, impegnati a chiudere la prova entro le diciassette-venti ore, con la possibilità tutt’altro che remota (per i ritardatari) di dover riaccendere la lampada frontale nel finale di gara … Il via è infatti fissato alle 23.00 di venerdì 20 luglio: da Chiesa Valmalenco per i singoli, da Lanzada per il primo staffettista delle squadre da tre elementi ciascuna. Per tutti (o meglio per chi sarà in grado di raggiungere il traguardo superando fatica, dolore e … cancelli orari) l’appuntamento è sotto lo striscione d’arrivo di Caspoggio.

In mezzo, un’interminabile cavalcata a base di rampe ripidissime, discese tecniche, tratti corribili, mulattiere e sentierini single-track oppure solo una semplice traccia da seguire in mezzo a campi di neve, morene e corpi franosi disseminati di massi enormi. Con alcuni passaggi chiave prossimi ai tremila metri di quota ed ad un lungo tratto centrale al di sopra dei duemilacinquecento che comprende la risalita della lunare e maestosa Valle di Scerscen, al cospetto delle pareti del Bernina ma – per gli atleti – nemmeno un attimo per godersi lo spettacolo!
Fonte: sportmediaset.mediaset.it

Valmalenco: Una perla attorno a «spaventevoli» montagne

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Il suo nome ha origine incerte. Può essere “testa stretta dall’acqua” (Malenga, dal celtico) oppure “fiume del monte” (Mallanko, dal pre-romano) oppure – forse l’interpretazione più precisa in concordanza alle antiche leggende – Val Malenga, cioè “intorniata da spaventevoli montagne”. Infatti attorno alla Valmalenco, una delle principali valli laterali della Valtellina, svettano cime altissime, che sfiorano i 4mila metri come il Pizzo Zupò (3.996 metri) e il Piz Roseg (3.937 metri) mentre il Monte Disgrazia e la Cima di Rosso si fermano rispettivamente a 3.678 metri e 3.369 metri. Percorsa dal Mallero, che a Sondrio si butta nell’Adda, la Valmalenco si incunea nelle Alpi Retiche e spacca di fatto in due le Alpi del Bernina lasciando a ovest i Monti della Val Bregaglia e ad est il Gruppo dello Scalino ed il Massiccio del Bernina.
La sua storia è stata soltanto lambita dai grandi eventi degli ultimi due millenni: il fattore più importante, che nei secoli attrasse nella valle eserciti, religiosi e barbari, è stato il Passo del Muretto, posto a quota 2.562 metri, che collegava i Grigioni (oggi Svizzera) con la Valtellina e la Pianura Padana. Per il resto, se oggi è un ricco bacino turistico, la Valmalenco ha un passato remoto ben più triste fatto di catastrofi (per lo più alluvioni del Mallero), peste (un’ondata tra il 1500 e il 1600 uccise 1000 persone su 2mila nella valle e 110mila su 150mila in tutta la Valtellina) e lotte religiose che portarono alla caccia alle streghe durante il periodo dell’Inquisizione e alle rivolte contro il dominio dei Grigioni. Dal 1500, infatti, la Valtellina era soggetta al cosiddetto Stato delle Tre Leghe (l’attuale Cantone dei Grigioni, che a quel tempo era alleato della Confederazione Elvetica pur non essendone ancora uno Stato membro).
Oggi, come detto, la Valmalenco è una delle principali “attrazioni” delle Valtellina, ricca di fauna e di flora protetta, è una valle che si sviluppa partendo da Sondrio e cambia ripetutamente volto: prima con i vigneti e i terrazzamenti tipici di questa zona, poi con un ambiente di media montagna, infine con un paesaggio tipicamente alpino che attira gli appassionati di trekking d’estate e di sci d’inverno. Fonte: ilsole24ore.com

Valmalenco: La leggenda (e il dramma) del Gavia

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Chiesa Valmalenco, il principale centro abitato a valle degli invasi di Campo Moro e Alpe Gera, in pochi dimenticano quei due giorni. Il 4 e 5 giugno 1988 il Giro d’Italia arrivò e ripartì dalla cittadina che prende il nome dall’ominima valle: furono due tappe chiave di quell’edizione vinta poi dal biondo statunitense Andrew Hampsten, primo corridore non europeo a conquistare la corsa rosa.

Il 4 giugno, si partì da Bergamo con arrivo in salita a Chiesa Valmalenco dopo 129 chilometri e soprattutto dopo il duro Passo San Marco: vincitore solitario lo svizzero Tony Rominger, che sette anni dopo vinse anche il Giro. Ma la vera frazione rimasta negli annali – forse la più famosa di tutta la storia del Giro – fu quella del giorno successivo, che in 120 km portava da Chiesa Valmalenco a Bormio passando per l’Aprica (ascesa non impossibile) e il temibile Passo Gavia. Una tappa che divenne “dantesca” per la bufera di neve che investì i corridori salendo agli oltre 2.600 metri del passo, allora ancora sterrato nella parte finale. Di quel giorno si è scritto, detto e raccontato tanto: la maglia rosa Franco Chioccioli alla deriva; l’olandese Van Der Velde che scollinò in testa e affrontò la discesa in maglietta salvo fermarsi subito praticamente assiderato; un altro figlio dei tulipani, Erik Breukink, che vinse a Bormio davanti. Fonte: ilsole24ore.com

Valmalenco: Estate 2018 magnifiche emozioni

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Sport, tradizioni folkloristiche, gastronomia, cultura e tanto altro nel ricco calendario di eventi che la Valmalenco propone per l’estate 2018.

L’elenco delle attività e delle manifestazioni presentate è giornaliero, ma il libretto contiene anche preziose e numerose informazioni riguardanti mostre, numeri utili, visite alle miniere, apertura del museo mineralogico, aree tematiche di interesse storico-naturalistico, orari della piscina e tutte le informazioni sulle numerose attrattive della valle incastonata tra le Alpi Orobiche e Retiche, tra cui svetta, con i suoi 4.050 metri, il pizzo Bernina. Fonte: www.sondrioevalmalenco.it

Caspoggio: “Ultradistance trail 2018”

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La bella kermesse podistica sondriese verrà riproposta con il medesimo format di gara individuale (90km con 6000md+) e nella formula a staffetta a 3 elementi con frazioni da 33, 39 e 18km

Una splendida cors a fil di cielo che valorizzerà i sentieri dell’Alta Via andando a toccare ben 15 rifugi, con 4 scollinamenti oltre quota 2.600m. Un trail duro, alpinistico e altamente spettacolare che vale ben 5 punti ITRA.
Nell’ottica di valorizzare le eccellenze di una valle che merita di essere visitata tutto l’anno, come sede logistica della conferenza stampa 2018 è stata scelta lo splendido Rifugio Motta (2236mslm), a pochissimi passi dalle piste da sci del Palù.
A fare gli onori di casa ci ha pensato il presidente del comitato organizzatore e vera anima della VUT Fabio Cometti. A lui il compito di salutare i numerosi sponsor e le autorità intervenute a questo inusuale appuntamento in quota: Simona Pedrazzi (consigliere Regione Lombardia), Tiziano Maffezzini (Presidente Comunità Montana di Sondrio), Marco Negrini (sindaco di Lanzada), Renata Petrella (sindaco di Chiesa in Valmalenco), Giancarlo Corlatti (vicesindaco di Torre Santa Maria), Danilo Bruseghini (Sindaco di Caspoggio).
La data da segnarsi in agenda è quella di venerdì 20 Luglio, mentre lo start sarà dato alle 23 nella centralissima piazza di Chiesa in Valmalenco per la prova principe, in concomitanza da località Pradasc di Lanzada partiranno i primi frazionisti della gara a staffetta. Dietro le quinte avremo oltre 100 volontari, uomini del soccorso che veglieranno sulla sicurezza degli atleti. Fonte: valtellinanews.it